“Lo studio realizzato in Francia sulla tossicità del mais transgenico e del Roundup (un erbicida molto diffuso) conferma tutte le nostre preoccupazioni. Il principio di precauzione è il limite invalicabile. Per questo chiediamo al governo di intervenire in sede Ue per sospendere il rilascio delle autorizzazioni per la coltivazione e le importazioni di questa varietà”.
Lo afferma la Cia, confederazione italiana agricoltori. Nello stesso tempo ribadiamo l’urgenza di attivare l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare al fine di porla in sintonia con l’Authority europea di Parma. Serve un’Agenzia senza troppi lacci e impedimenti burocratici, ma in grado di intervenire e operare in modo snello e tempestivo per affrontare i problemi e gestire in maniera valida situazioni di rischio e i sistemi di rapido allarme sotto il profilo agroalimentare”.. “Da sempre – afferma il presidente Cia Giuseppe Politi – siamo fermamente convinti che gli organismi geneticamente modificati non servono alla nostra agricoltura diversificata e saldamente legata alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle variegate realtà rurali. E le notizie che giungono dalla Francia rafforzano la nostra posizione anche dal punto di vista puramente salutare. La nostra contrarietà non è ideologica. Siamo, infatti, convinti che in Italia ed in Europa è possibile produrre colture proteiche libere da biotech, con beneficio per l’ambiente, per la salute, nonché per migliorare il reddito degli agricoltori e degli allevatori”. (ANSA) – 21 settembre 2012