L’associazione animalista mette sotto accusa il regista Danny Boyle che ha previsto di utilizzare oltre 100 animali da cortile per la serata d’inagurazione
Spettacolo sì, ma senza animali. A poche ore dall’inizio del più importante evento sportivo di quest’anno, le principali organizzazioni internazionali per i diritti degli animali hanno chiesto al regista Danny Boyle di fornire informazioni dettagliate sul destino degli animali che parteciperanno alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra 2012 questo fine settimana.
La Peta, in particolare, ha accusato il regista di di aver mancato la promessa di destinare gli animali, dopo le celebrazioni, a oasi o santuari specializzati.
L’associazione animalista fa riferimento ad alcune dichiarazioni del direttore del comitato per le cerimonie delle Olimpiadi Bill Morris riportate dal sito Bikymasr, nei giorni scorsi: «Nessuno degli animali coinvolti sarà destinato alla catena alimentare. Tutti i cuccioli della cerimonia torneranno a fare cinema e lavoreranno in futuro nel mondo dello spettacolo». Rivelazioni che appaiono in contrasto con le assicurazioni di Danny Boyle sulla destinazione degli animali ai santuari.
Il regista di “The Millionaire” ha rivelato il mese scorso che oltre 100 animali da cortile avrebbero preso parte alla cerimonia. Il cast comprende 12 cavalli, tre mucche, due capre, 10 polli, 10 anatre, 9 oche, 70 pecore e tre cani da pastore, tutti attesi allo Stadio Olimpico. La Peta sostiene che «se gli animali saranno costretti a lavorare per il cinema saranno sottoposti a un crudele ed eccessivo stress costante».
La Stampa – 25 luglio 2012