A una settimana dalla scadenza del 25 novembre per l’applicazione della Direttiva europea sull’orario di lavoro in sanità, è finita con un nulla di fatto il confronto all’Aran. Il Governo e le Regioni hanno perso altro tempo e non hanno alcuna idea di come risolvere il problema della carenza di personale medico e sanitario del blocco del turn over voluto ottusamente per dare elementari risposte ragionieristiche alle esigenze di riduzione della spesa pubblica ma mettendo in pericolo tutto il sistema di prevenzione, assistenza e cura. La Direttiva sull’orario di lavoro non fa che acuire l’assurda condizione in cui è stato ridotto il Ssn. Le criticità, più volte rimarcate dai sindacati della dirigenza medica e sanitaria, che stanno schiantando il Ssn sono il definanziamento progressivo, i tagli lineari, il blocco del turn over, il precariato che sta sostituendo la dirigenza, il caporalato sulle professioni, la continua ingerenza della cattiva politica che da una parte coltiva clientele e piazza i famigli e dall’altra avalla tagli e accorpamenti insensati.
Nonostante le sentenze dell’Alta Corte il Governo ancora non dice una parola per aprire la contrattazione. Nonostante la mastodontica evidenza della “questione medica” – ancora una volta certificata dalla Direttiva europea – il Governo non ha ancora disposto quando chiesto in un Ordine del Giorno dal Parlamento ovvero che alla dirigenza medica venga riservata una specifica area di contrattazione.
L’osservanza della normativa europea sull’orario di lavoro è una questione di politica sanitaria che ha visto sino ad oggi assenti Governo e Regioni.
Improvvisamente le Regioni scopriranno che organizzare i servizi in modo appropriato e garantire le risorse umane necessarie per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza non si ottiene allargando a dismisura le Aziende sanitarie?
Siamo disponibili a mantenere il tavolo tecnico aperto, ma riteniamo imprescindibile un confronto politico che porti a una ridefinizione complessiva delle tematiche dell’orario di lavoro nell’ambito del nuovo contratto e uno stanziamento di fondi necessari nell’ambito della Legge di Stabilità, a partire dal superamento del precariato.
L’orario di lavoro europeo sarà tra le ragioni della Manifestazione che unitariamente abbiamo organizzato con la Fnomceo il pomeriggio di sabato 28 novembre a Roma in Piazza SS Apostoli e dello sciopero nazionale del 16 dicembre.
ORARIO DI LAVORO DEI MEDICI FUMATA NERA ALL’ARAN.
ANCHE PER QUESTO IL 28 NOVEMBRE IN PIAZZA A ROMA – E SCIOPERO NAZIONALE IL 16 DICEMBRE
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