Volantini per infornare la gente. Anche le uova saranno distrutte. Durerà una settimana l’abbattimento dei polli. Nell’allevamento della società agricola San Paolo situato nelle campagne ostellatesi in via Mezzano Nord Ovest, prosegue l’abbattimento delle 128 mila galline ovaiole infettate dal virus dell’influenza aviaria, un ceppo ad alta virulenza del tipo H7.
Al ritmo di circa ventimila animali al giorno ai quali vengono somministrate dosi di anidride carbonica, si andrà avanti ancora per qualche giorno. Una volta abbattute le galline vengono messe in cassoni chiusi e sigillati dall’autorità veterinaria. Ad occuparsi della soppressione è una ditta specializzata del Forlivese. Gli operatori lavorano al pomeriggio e alla sera a causa dell’elevata temperature nelle ore mattutine. le casse vengono poi trasportate a Fidenza dove un’altra impresa specializzata si occupa dell’ultimo processo, ovvero lo smaltimento degli animalli. Il personale dipendente addetto all’impianto ed i loro familiari sono stati da subito sottoposti a sorveglianza sanitaria. Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, conferma che «sono state adottate tutte le misure sanitarie necessarie per assicurare il controllo e l’eradicazione della malattia». L’Italia ha provveduto a notificare il focolaio di infezione aviaria sia all’organizzazione mondiale della sanità animale (Oie) a Parigi, sia alla Commissione Europea a Bruxelles e le misure assunte sono state intraprese in stretta collaborazione con quest’ultima. Lo stesso ministero precisa che la malattia rientra tra quelle che prevedono un indennizzo da parte dell’Unione Europea e dello Stato Italiano.
Oggi si terrà a Bologna una riunione dell’Unità di crisi tra il ministero della Salute, la Regione Emilia-Romagna (vi parteciperà la vice presidente Simonetta Saliera) le Unità Sanitarie Locali, l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (sede centrale a Brescia con una sottosezione anche a Cassana) il centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria e il sindaco di Ostellato, Andrea Marchi, al fine di monitorare la situazione e assumere eventuali ulteriori misure di prevenzione e sicurezza. Successivamente verrà diffusa una nota sui risultati dell’Unità di crisi e sull’avanzamento delle attività di verifica. Disposto anche il blocco delle movimentazioni di tutti gli allevamenti presenti nel raggio di una decina di chilometri e che al momento non presentano segni di malattia. Nel territorio ostellatese non vi sono altri allevamenti ad eccezione di quello di San Marcellino a Dogato adibito a galline da carne in questo momento privo di animali. Qualche allevamento di tacchini invece si trova nella zona del Portuense. In questo caso, in base all’ordinanza numero 168 della regione verranno effettuati i previsti controlli.
«Il sistema di sicurezza alimentare nazionale si conferma da primato con la capacità di attivare in poche ore tutte le misure precauzionali necessarie a garantire la massima tranquillità – afferma in una nota la Coldiretti – una efficienza che non ha eguali in altri Paesi. E’ una garanzia per allevatori e consumatori per evitare psicosi ingiustificate che nel passato hanno danneggiato pesantemente un settore produttivo importante».
La Nuova Ferrara – 18 agosto 2013