Secondo il biologo marino Carlo Froglia “E’ un evento rarissimo”. Si sarebbe spinto così vicino alla spiaggia in acque basse mentre inseguiva il pesce azzurro
E’ un evento rarissimo che uno squalo si avvicini fino a dieci metri dalla spiaggia, come nell’avvistamento avvenuto ad Ostia. “Certamente può accadere, ma è un evento eccezionale”, ha detto il biologo marino Carlo Froglia. La verdesca, ossia la specie cui sembra appartenere lo squalo avvistato ad Ostia, “è molto comune nel Mediterraneo”.
Di colore azzurrino, lunga in media fino a due metri e mezzo, ha un corpo allungato e il muso aguzzo. Generalmente è uno squalo solitario, che al massimo si sposta in coppia. “Non è uno squalo di foce di fiume”, ha spiegato l’esperto, e per questo è molto difficile vederne uno in prossimità della costa. A farlo avvicinare non è stato il caldo: “le ventresche sono squali pelagici e sono abituati al mare aperto, sicuramente sottocosta trovano più caldo che al largo”, ha osservato Froglia. L’ipotesi più probabile, ha è che a spingerlo così fuori dal suo ambiente sia stata la caccia: probabilmente stava inseguendo un banco di pesce azzurro o di sgombri (sue prede principali) e si è ritrovato in acqua basse.
23 agosto 2012 – Il Messaggero