Probabilmente frutti rossi a bacche il vettore, che tuttavia non è ancora confermato. In base ad indagine preliminare di EFSA, ottobre 2012 e aprile 2013 solo 16 i casi confermati in diversi paesi del Nord Europa, ma altri stanno emergendo
Secondo alcune fonti i casi sarebbero già 71, mentre fino ai giorni scorsi, con il rapporto ufficiale EFSA, ci si era fermata a 16. Ma la situazione è in evoluzione e le stesse autorità hanno indicato che un monitoraggio continuo è necessario per aggiornare i numeri.
Gli aspetti epidemiologici fin qui noti fanno pensare che la trasmissione di virus dell’epatite A origini da una fonte comune in Europa, anche se i possibili vettori e le vie di infezione potrebbero essere diversi in ragione delle rotte di contaminazione. Al centro del focolaio potrebbero esserci dei frutti rossi congelati.
L’European Center for Disease Control (ECDC) incoraggia gli Stati europei a aumentare la consapevolezza su rischi di questo tipo. Oltre a ECD anche EFSA e Commissione Europea stanno seguendo da vicino lo sviluppo della situazione.
I frutti di bosco sarebbero responsabili di 22 casi di Epatite A in Svezia, con 36 casi tra Finlandia, Danimarca, Norvegia e Svezia come somma. In virtù delcongelamento il prodotto ha una vita commerciale lunga, che ne protrae il rischio nel tempo con possibile aumento dei casi pro futuro.
EFSA ha rilasciato qualche settimana fa un primo aggiornamento sul tema, comprensivo di una più precisa caratterizzazione del rischio
sicurezzaalimentare.it – 13 maggio 2013