“E’ chiaro che ci sembra obiettivamente sproporzionato il numero e le risorse che riguardano i rapporti di consulenza esterna rispetto al numero de dipendenti e dei dirigenti che sono all’interno delle pubbliche amministrazioni”.
La valutazione e’ del ministro della Pe e la Semplificazione, Gianpiero D’Alia, che in un’audizione alla Camera ha annunciato “un monitoraggio ancora piu’ capillare non solo dal punto di vista dell’importo ma anche della qualita’ e delle tipologie delle consulenze esterne che vengono affidate dalle pubbliche amministrazioni”. D’Alia ha sottolineato che “su questo la normativa e’ molto chiara perche’ obiettivamente circoscrive il ricorso alle professionalita’ esterne che dovrebbe, uso il condizionale, essere motivato in tutti quei casi nei quali l’amministrazione non ha al suo interno quelle professionalita’ che sono necessarie a disimpegnare una determinata prestazione”.
Il Sole 24 Ore Radiocor – 5 giugno 2013