E’ pronta la squadra del nuovo dg dell’Azienda ospedaliera, Claudio Dario, che ieri ha nominato direttore sanitario Gianluigi Scannapieco, medico classe 1957 di Padova, e direttore amministrativo Eugenio Possamai, avvocato classe 1959, di Conegliano.
Il primo, il cui incarico decorre dal 21 gennaio, lavorava già con Dario all’Usl 9 di Treviso, dove guidava il Dipartimento innovazione, sviluppo e programmazione ed era responsabile della struttura «Programmazione, ricerca e comunicazione». Prende il posto di Giampietro Rupolo, tornato alla guida del Centro regionale trapianti. Il secondo arriva dall’Usl 7 di Pieve di Soligo — una delle poche con il bilancio a posto se non addittura in attivo —, per la quale svolgeva sempre il compito di direttore amministrativo. Proprio per avere il tempo di lasciare le consegne al suo successore e di riceverle dal proprio predecessore a Padova (Roberto Toniolo), Possamai occuperà la poltrona entro il 15 febbraio.
A completamento del team, ieri il direttore generale ha deliberato anche le nomine dei tre dirigenti medici rientrati dall’aspettativa: si tratta di Daniele Donato, fino al 31 dicembre scorso direttore sanitario dell’Usl 16, di Adriano Marcolongo, ex dg dell’Usl 18 di Rovigo, e di Valerio Alberti, ex dg dell’Usl 3 di Bassano, altra azienda virtuosa. Tre «big» di lungo corso e grande esperienza, che arricchiscono un organico programmato per gestire una realtà forte di 1400 letti, 5500 dipendenti, 65 mila ricoveri e 6,5 prestazioni ambulatoriali all’anno e destinata dal nuovo piano sociosanitario a diventare riferimento centro «hub» di valenza provinciale ma anche riferimento regionale per una serie di funzioni. A loro, nell’ottica di una riorganizzazione generale, Dario ha affidato i tre presidi ospedalieri/sanitari con compiti di pari rilevanza giuridica ed economica individuati.
Donato dirigerà «l’ospedale dell’età adulta», Marcolongo «l’ospedale materno infantile» e Alberti «l’area della ricerca biomedica, di medicina translazionale e di diagnostica avanzata», che si svolge anche nel campus «Pietro D’Abano» e nei laboratori di Oncologia pediatrica in via di trasferimento nella torre costruita in zona industriale dalla Fondazione Città della Speranza.
«A questo punto l’assetto dell’azienda è definito, possiamo entrare nell’operatività — dice Claudio Dario — e iniziare a disegnare la programmazione. Avevo l’esigenza di mettere a punto la direzione medica proprio per cominciare subito a lavorare, ma incombe anche la riorganizzazione della parte amministrativa». Che comprende un altro dirigente importante, Renzo Alessi, escluso a sorpresa dal governatore Luca Zaia dall’ultima tornata di nomine dei direttori generali. Reduce dall’esperienza di manager dell’Usl 5 di Arzignano, Alessi rientra formalmente nel complesso di via Giustiniani come capo del personale. Ma potrebbe cambiare funzione, sempre che non accetti l’invito della Regione di entrare nella squadra della segreteria della Sanità.
«Sirene» tentatrici ce ne sono pure per Marcolongo, richiesto a Udine, e per Alberti, fresco presidente della Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere) corteggiato da altre regioni
Michela Nicolussi Moro – Corriere del Veneto – 18 gennaio 2013