Padova. Cane si spaventa per i botti e aggredisce il suo padrone. In ospedale con la moglie e la cognata, morse anche loro. L’animale verrà visitato da un veterinario comportamentalista
L’ordinanza del sindaco Michele Schiavo parlava chiaro: per il secondo Capodanno consecutivo il Comune di Cadoneghe disponeva il «silenzio pirotecnico». Niente petardi e fuochi d’artificio, insomma, con multe fino a 500 euro per proteggere «la salute di persone e animali».
Ma i trasgressori sono ancora numerosi e rumorosi, almeno a giudicare da quanto accaduto il 31 poco prima di mezzanotte: un cane è stato terrorizzato dai botti e ha perso il controllo. Risultato: ha morso i suoi stessi padroni, trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Padova con diverse ferite a braccia e gambe.
L’incidente è avvenuto in via Vivaldi, dove Claudio Cravero (57 anni) stava trascorrendo la notte di San Silvestro con la moglie Patrizia (55), la cognata Stefania (48) e il suo pastore australiano di due anni, regolarmente registrato e vaccinato. Il cenone procede senza intoppi fino alle 23, quando i botti esplosi in strada spaventano il cane e suscitano una reazione imprevedibile: il pastore australiano si avventa prima sull’ospite, poi sulla moglie e infine sul marito. Ad avere la peggio è proprio Cravero, che rimedia una ferita lacero contusa al braccio medicata con diversi punti di sutura e prognosi di venti giorni. Più lieve la ferita al braccio della moglie, mentre la cognata se la cava con qualche graffio sulle gambe. I coniugi, spaventati dal comportamento del cane e dal rischio di ricevere altri morsi, hanno chiamato il 112: sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Vigodarzere, che hanno rinchiuso l’animale sul terrazzino della cucina per separarlo dai padroni. Il pastore australiano è stato quindi trasportato a Selvazzano nel canile sanitario dell’Usl 16 e visitato da un veterinario comportamentalista, che ora dovrà giudicare se il trauma è stato superato. «I botti venivano da fuori, il cane si è impaurito e ci ha attaccati all’improvviso – racconta Cravero -. Ora attendiamo il responso del veterinario e valuteremo se riprenderlo con noi: dopo quello che è successo ovviamente non c’è più la stessa fiducia di prima». (a.m.)
Il Corriere del Veneto – 2 gennaio 2016