C’è un’unica certezza per chi oggi arriva in ospedale: sono garantiti solo i servizi di urgenza ed emergenza, come precisa la direzione. Tutte le altre prestazioni, cioè interventi chirurgici e visite programmate, esami diagnostici e prelievi possono saltare, a causa dello sciopero generale del comparto indetto da Cgil, Cisl e Uil e che vedrà 4400 tra infermieri, operatori sociosanitari (Oss), tecnici di laboratorio e Radiologia incrociare le braccia.
Motivo della contestazione una situazione ormai cronica di sottorganico. «Torniamo in piazza dopo 15 anni con un’astensione totale che coinvolge solo l’Azienda ospedaliera e non l’Usl 16, per il fallimento degli incontri con la direzione e dei tentativi di mediazione del prefetto Patrizia Impresa — spiega Luigino Zuin, della Uil —. Così non si può andare avanti, mancano almeno 200 infermieri e 70 Oss, oltre a personale tecnico e amministrativo, col risultato che spesso lavoratori indispensabili a garantire l’eccellenza nell’alta specialità sono costretti a coprire turni per 200 ore al mese. Anche sgobbando ininterrottamente giorno e notte, come accade agli infermieri delle sale operatorie».
In un documento inviato alla Regione, le tre sigle riassumono i dati ufficiali dell’allarme: 120 gravidanze all’anno non sostituite, come parte del turn-over (200 recessi contro 170 assunzioni solo nel 2014); un’età media dei dipendenti tra 50 e 55 anni; 550 operatori gravati da patologie certificate (soprattutto a carico del sistema muscolo-scheletrico ma anche di natura psicologica, causa stress); 1400 turni di straordinario dal primo giugno al 30 settembre per poter garantire le ferie a tutti. «Eppure permane un altissimo arretrato di ferie — rivelano Fabio Turato ed Emiliano Bedon della Cisl — finora ogni dipendente ne ha usufruito solo in una percentuale del 41%. Senza contare le migliaia di ore di recupero, 124mila solo nel 2013, accumulate nel tempo e mai pagate e i letti di Terapia intensiva chiusi per mancanza di personale. Disagi ai quali si aggiungono le multe pagate quotidianamente dal personale per l’impossibilità di parcheggiare dentro l’ospedale, una busta paga tra le più basse d’Italia e la necessità di coprire il doppio delle reperibilità previste dal contratto. La beffa per oggi rischia di essere la precettazione di chi sciopera — chiude Turato — paradossalmente nei reparti ci sarà più personale di quello ordinario». «Abbiamo diffidato l’amministrazione dal predisporre liste di interventi che non siano urgenti — precisa Zuin — siamo pronti a segnalarla come attività antisindacale. Prevediamo il blocco delle sale operatorie, visite ed esami a macchia di leopardo».
L’organizzazione è stata curata nei dettagli. «Alle 6.30 cominceremo a volantinare agli ingressi dell’ospedale, per informare utenza e personale su motivazioni e orari della protesta — chiarisce Giancarlo Go’ della Cgil — alle 9 inizierà la manifestazione, con un concentramento davanti alle rampe del Pronto soccorso. Poi partirà un corteo che arriverà alla direzione, dove una delegazione parlerà con il dg Luciano Flor». Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto almeno cento assunzioni, l’azienda per ora ne ha predisposte 19.
Michela Nicolussi Moro – IL Corriere del Veneto – 15 aprile 2016