Si era trovato, suo malgrado, “pensionato”. La decisione unilaterale, presa dall’Ulss 16 di Padova, non gli era mai andata giù. Tanto che Baldo Licata, conosciutissimo anestesista dell’Ospedale Sant’Antonio dove era responsabile di reparto, aveva promesso battaglia. Ora vinta: è stato reintegrato in servizio.
Il Tribunale di Padova ha Infatti riconosciuto l’illegittimità dell’atto di risoluzione del rapporto di lavoro, condannando l’Ulss 16 “a riammettere In servizio il reclamante nelle pregresse funzioni dirigenziali o in altre equivalenti”, oltre al pagamento delle spese processuali, valutate in 4mila euro più Iva. Dunque Baldassare Licata, difeso dall’avvocato Marcello Maria FracanzanI, potrà ritornare a svolgere la sua attività nel nosocomio dl via Facciolati.
Il suo forzoso pensionamento era stato messo nero su bianco dall’Ulss 16 lo scorso 9 gennaio in una delibera In cui si spiegava che l’ente socio-sanitario locale, in virtù della legge 114 dell’11 agosto 2014, ha facoltà di ricorrere alla risoluzione unilaterale del contratto nei confronti del dipendenti che abbiano maturato i requisiti pensionistici. Il Tribunale ha dato ragione a Licata, 65 anni laureato in Medicina e chirurgla, specializzato in Anestesia e rianimazione, i cui ambiti di interesse sono la terapia del dolore, in particolare dolori osteoarticolari, peridurali antalgiche e mesoterapie. Figura storica della destra padovana Licata ha in curriculum anche esperienze nel mondo letterario e televisivo (ha condotto un programma su Canale5) ed è amico fraterno dello scrittore Pietrangelo Buttafuoco, cui avrebbe ispirato più di qualche pagina.
Il Gazzettino di Padova – 25 luglio 2015