Ci sono impiegati e ragionieri, chimici e ingegneri, naturalisti ed esperti agroforestali e c’è pure un giornalista nell’elenco delle persone che la Regione conta di assumere di qui ai prossimi mesi per rimpinguare il suo organico (ad oggi circa 2.700 dipendenti). In tutto si tratta di 61 lavoratori, per una spesa complessiva di poco inferiore ai 2 milioni di euro.
La delibera è stata approvata all’unanimità nell’ormai celeberrima giunta omnibus di fine anno, quella del 29 dicembre, la stessa in cui è stato dato il via libera all’assegnazione dell’ex dirigente dei Rifiuti e dell’Energia Fabio Fior ai rapporti istituzionali del settore Trasporti (ora è sospeso dal servizio, essendo agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sui rifiuti) e dell’ex dirigente dei Tributi Lucio Fadelli, pure indagato ma nell’indagine sui bolli auto, al settore Analisi e Sistemi di monitoraggio e controllo (che è settore diverso dalla Prevenzione della corruzione, affidato a Fabio Milocchi). Ebbene, con questa delibera firmata dal vice presidente con delega al Personale Marino Zorzato la Regione procede prima con la ricognizione del fabbisogno segnalato dagli uffici e poi con un calcolo del budget disponibile per farvi fronte, «anche alla luce dei criteri definiti dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti» nel novembre scorso e sulla base da un lato dei pensionamenti chiusi nel 2013 e nel 2014 e dall’altro di quelli prevedibili tra il 2015 e il 2016 (lo stesso Zorzato, com’è noto, ha in mente un corposo pacchetto di prepensionamenti che coinvolge parecchi dirigenti). Nella delibera il vice presidente si affretta a precisare che «le coperture dei posti che saranno via via autorizzate riusciranno a rispondere solo in parte alle effettive esigenze di personale manifestate dalle strutture» e comunque sarà necessario «programmare lo svolgimento di nuovi procedimenti concorsuali pubblici finalizzati all’acquisizione delle professionalità per le quali non siano disponibili graduatorie concorsuali vigenti da cui attingere», ma il provvedimento sta comunque facendo discutere nei corridoi del Palazzo, specie per quel che riguarda l’annunciata assunzione del giornalista, che da redattore ordinario costerà all’ente quasi 80 mila euro l’anno (l’equivalente di un direttore di sezione).
«Nella delibera, per giustificare le nuove assunzioni, si dice che “non vi sono situazioni di soprannumerarietà o eccedenze del personale in servizio” – commenta Vittorio Panciera, segretario della Direv, la federazione dei quadri direttivi e dei dirigenti – ma questo contrasta innanzitutto con l’imminente approdo in Regione dei dipendenti in esubero delle Province, circa 300 persone, in secondo luogo con la costante riduzione delle risorse a disposizione dell’ente e infine con la “compressione” delle funzioni che siamo chiamati a svolgere che, come va ripetendo Zaia, sarà imposta dalla riforma ora in discussione in parlamento». Precisa Zorzato: «Questa è una delibera quadro che fa il punto della situazione d’intesa con i sindacati. Per essere attuata avrà bisogno di altri provvedimenti, successivi, che giocoforza dovranno tener conto dei lavoratori che nel frattempo saranno arrivati dalle Province, sempre che abbiano le competenze e le professionalità richieste per coprire quelle caselle. Quanto al giornalista, per quel che mi riguarda finché io sarò qui non se ne parla neppure. Non accetto che mi si accusi di sprechi: sul fronte del personale abbiamo sopportato sacrifici enormi in questa legislatura, basti pensare che negli anni scorsi, a fronte di un limite per le assunzioni fissato all’80% di quelle dell’anno precedente, non siamo mai andati oltre il 50%».
Ma.Bo. – Il Corriere del Veneto – 10 febbraio 2015