IL PREMIER «Le tre direttive adottate sono il segnale di una scelta verso la maggiore efficienza e la riduzione dei costi e dei privilegi». 50 milioni a protezione civile e flotta antincendio
Di rientro dalla missione in Azerbaigian il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha annunciato ieri un nuovo giro di vite sulle spese di funzionamento di palazzo Chigi nel nome della «maggiore efficienza e della riduzione dei privilegi». Nel mirino le auto di servizio in uso non esclusivo, i voli di Stato e le spese per missione di tutto il personale dipendente, con contratto di diretta collaborazione o consulenza.
Il capo del Governo, illustrando i contenuti di tre direttive appena firmate dal segretario generale della Presidenza, Roberto Garofoli, ha detto in particolare che verranno venduti tre dei dieci aerei di Stato in dotazione, un Airbus 319 e due Falcon 900, un’operazione resa possibile dal dimezzamento delle ore di volo della flotta determinata dalle precedenti revisioni di spesa. In particolare, si è passati dalle 10mila ore di volo del 2010 alle 5mila stimate per quest’anno, un contenimento nell’uso di questi velivoli assegnati al 31? Stormo dell’Aeronautica militare che ora ne consente la parziale cessione «senza in alcun modo incidere sull’ottimale soddisfacimento delle esigenze di trasporto», si legge nella prima delle tre direttive. L’incasso previsto è di circa 50 milioni che, ha detto Letta, saranno utilizzati per rifinanziare la flotta antincendio della Protezione civile. Un’operazione che, dati i tempi stretti, non riuscirà comunque a far fronte all’emergenza dell’estate, lamentata ancora poche settimane fa dal capo-dipartimento, il prefetto Franco Gabrielli, secondo il quale a causa dei tagli quest’anno invece dei 33 velivoli schierati nel 2012 (tra cui i Canadair) ne saranno disponibili la metà.
La direttiva sulle autovetture di servizio della Presidenza del Consiglio ne prevede invece una riduzione da 60 a 44 (non saranno rinnovati 16 contratti di noleggio di vetture in uso non esclusivo o operative), con un taglio complessivo sulla spesa del 25%. Fuori dall’operazione le 8-9 auto blu dei ministri senza portafoglio mentre tutte le auto a disposizione dei capi-dipartimento, dei capi-gabinetto e dei dirigenti dei servizi principali verranno utilizzate anche per altre attività nell’arco della giornata, come le emergenze o i servizi di corrispondenza. I dirigenti titolari potranno in pratica disporre dell’auto di servizio fino alle 10 del mattino e dopo le 18 di ogni giorno lavorativo, mentre negli intervalli i mezzi saranno utilizzati per altre funzioni tramite un servizio operativo legato ad un call center.
Nella terza circolare la segreteria generale di Palazzo Chigi impartisce diverse indicazioni per chiudere ulteriormente un rubinetto di spesa già messo sotto controllo dal precedente Governo. Per il personale della Presidenza «non potrà essere autorizzato l’invio in missione per la partecipazione a convegni o seminari, neanche in qualità di relatore, salvo i casi in cui si partecipa in rappresentanza del ministero o del sottosegretario delegato» si legge nella direttiva. Per le missioni all’estero che impongono un volo aereo, «si dovrà preferibilmente fare ricorso alla classe economica anche per i volti transcontinentali superiori a 5 ore»), mentre l’uso del taxi (dovrà essere «limitato» ai «soli casi in cui non vi sia un modo più economico per raggiungere il luogo della missione». Inoltre il personale estraneo alla Presidenza «non può essere inviato in missione se non in caso di inderogabile necessità» mentre per la composizione delle delegazioni, dovranno essere ridotte all’essenziale. Giro di vite anche sugli straordinari che dovranno essere «puntualmente verificati». Ancora, la circolare ribadisce l’obbligo di presentare dettagliata relazione sulle missioni svolte e il «congruo anticipo» dell’autorizzazione delle missioni «per evitare il ricorso alla prenotazione d’urgenza che, come noto, comporta un ulteriore aggravio di spesa per l’amministrazione». Per quest’ultima direttiva non è stata fatta alcuna quantificazione dei risparmi possibili. Il giro di vite introdotto con le norme nel 2011 e la nuova disciplina del maggio scorso ha portato a un dimezzamento dei voli di Stato. Un taglio che consente ora di vendere tre dei Taglio del 25% sulle auto blu. Le macchine di servizio, in dotazione a Palazzo Chigi, vengono ridotte da 60 a 44, escluse quelle in dotazione per esigenze di sicurezza. Nella direttiva se ne disciplina anche Una ricetta in dieci mosse quella della terza direttiva per agire sui costi delle missioni. Si va dai biglietti aerei in classe economica anche per i viaggi transcontinentali superiori a cinque ore, ai taxi, da l’utilizzo superando la distinzione tra auto assegnate in uso non esclusivo (ad esempio, ai capi di gabinetto e ai capi dipartimento) e auto utili per servizi operativi utilizzare solo nei casi in cui non vi sia «un modo più economico» per spostarsi. In generale vanno utilizzati voli e soggiorni meno onerosi. Le ore di straordinario dovranno essere documentate
Il Sole 24 Ore – 13 agosto 2013