Francesco Boccia (Pd) è stato eletto presidente della Commissione Bilancio della Camera. Daniele Capezzone (Pdl) va invece a capo di quella Finanze. Alla commissione Esteri va Fabrizio Cicchitto, deputato del Pdl, eletto con 30 voti, contro i 10 di Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle. E’ invece Francesco Paolo Sisto (Pdl) il neopresidente della Commissione Affari Costituzionali.
Donatella Ferranti, deputata del Pd, e l’esponente del Pdl, Elio Vito sono stati eletti rispettivamente presidente della commissione Giustizia e della Difesa della Camera, mentre Guglielmo Epifani è la nuova guida della Commissione Attività Produttive. Spunta anche un grillino: Alfonso Bonafede, eletto vicepresidente della commissione Giustizia. E ancora sempre alla Camera: al deputato del Pd, Michele Bordo, è andata la Commissione Politiche Ue, Luca Sani, sempre del Pd, la Commissione Agricoltura, così come a Michele Meta (Pd) la presidenza della Commissione Trasporti. Infine l’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, è stato eletto capo della Commissione Lavoro. Infine, Ignazio La Russa è stato eletto presidente della giunta per le autorizzazioni della Camera.
La prima presidenza del M5S – Il Movimento 5 Stelle ha ottenuto anche la prima presidenza di un organismo parlamentare: si tratta della Giunta per le elezioni della Camera che ha visto Giuseppe D’Ambrosio eletto come proprio presidente con 18 voti.
Le nomine al Senato – Queste, invece, le nomine per il Senato. Anna Finocchiaro sarà il nuovo presidente della Commissione Affari Costituzionali, mentre alla Commissione Finanze hanno eletto come presidente Mauro Maria Marino (Pd). Guiderà la Commissione Bilancio, invece, Antonio Azzollini (Pdl). Il presidente della Commissione Esteri del Senato è Pier Ferdinando Casini, mentre a Nicola Latorre è toccata la Commissione Difesa. Emilia Grazia De Biasi è stata eletta presidente della commissione Sanità del Senato. Roberto Formigoni (Pdl) è andato All’Agricoltura.
Doppia fumata nera per Nitto Palma (Pdl) – Scoppia anche un caso Palma. La commissione Giustizia del Senato non riesce ad eleggere il candidato del Pdl né alla prima né alla seconda votazione. “Ognuno si assumerà le proprie responsabilità”, ha poi commentato il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani.
L’ira del M5S – Sulla “questione Commissioni”, dove è stato trovato l’accordo tra Pd e Pdl, non ha risparmiato critiche il capogruppo M5S al Senato Vito Crimi. “Anche solo immaginare di dare le presidenze che ci spettano a Sel e Lega, significa tentare di fare un Gran Premio facendo correre gli avversari con il muletto, ma il risultato non sarebbe tagliare il traguardo, bensì schiantarsi contro le tribune alla prima curva seria, essendosi privati dei freni”.
Sel contro M5S: “Affetti da poltronismo” – “Ci aspettavamo il rispetto da parte del M5S dell’accordo tra le opposizioni. Lo hanno rifiutato e si sono presi tutto, accaparrandosi le poltrone di vicepresidente e segretario in tutte le commissioni della Camera”. Così Gennaro Migliore, capogruppo di Sel, ha attacca i 5 Stelle accusandoli di essere “affetti da poltronismo”.
Gasparri contro il Pd: “Viola i patti” – “Quanto accaduto in commissione Giustizia al Senato eèinaccettabile. Bersani e Zanda mettano in riga i propri senatori o li sostituiscano con i principali esponenti del Pd a Palazzo Madama. E’ chiaro ora a tutti chi viola i patti e chi li rispetta. Il Pdl è un partito serio. Il Pd è il regno del caos”. Lo ha affermato il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri.
7 maggio 2013