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Partecipate: taglio in bilico, domani vertice politico ed entro giovedì l’accordo. A chiudere solo le spa con fatturato sotto i 500mila euro. Ora più difficile l’obiettivo di un miliardo di risparmi

L’attesa sforbiciata delle 8.000 societa’ partecipate dai Comuni e dalle Regioni potrebbe trasformarsi in un ‘taglietto’. Lo scrive il Messaggero spiegando che complice e’ la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso novembre che ha costretto il Governo a rinegoziare con le Regioni alcuni decreti attuativi della riforma Madia della Pa, uno dei provvedimenti simbolo di quel pacchetto, rischia di uscirne azzoppato. Il Governo aveva deciso che tra le societa’ pubbliche da chiudere in automatico, dovevano essere ricomprese tutte quelle con un fatturato inferiore a 1 mln di euro. Secondo la stima della Corte dei Conti si tratta di quasi 1.900 societa’ che avrebbero dovuto chiudere i battenti a stretto giro. Alle societa’ con fatturato sotto il milione di euro, infatti, avrebbero dovuto aggiungersi le 1.300 controllate con piu’ consiglieri di amministrazione che dipendenti e le 500 con i conti in perenne rosso. Insomma, 3.700 societa’ in tutto da chiudere in poco tempo sulle 8.000 circa del totale delle partecipate. Il Governo a caccia di 3,4 mld di euro per la manovra correttiva promessa all’Unione europea ci aveva anche fatto un pensiero come alternativa all’aumento delle sigarette e della benzina. Il ministero della Funzione Pubblica, non ha mai quantificato il possibile risparmio della chiusura delle partecipate, ma alcune stime informali circolate parlavano di 1 miliardo di euro. Ora sul tavolo delle Regioni ci sarebbe una bozza di proposta del Governo che prevede di abbassare la soglia di fatturato delle societa’ da chiudere dall’attuale milione e 500.000 euro. Almeno per i prossimi tre anni, quando invece tutte le controllate che non avranno raggiunto il milione di giro d’affari verrebbero comunque chiuse. Quello che le Regioni otterrebbero, quindi, sarebbe una proroga ma non e’ detto che possa bastare, visto che le Regioni insistono che il tetto sia fissato definitivamente a 500.000 euro. L’appuntamento politico per discutere di tutti questi temi e’ fissato per domani e l’intenzione e’ arrivare ad un’intesa per giovedi’. Il ministro Marianna Madia vorrebbe salvare il provvedimento sulle partecipate accontentandosi anche della versione ‘mini’.

Vai a MF-DJ NEWS – 13 marzo 2018

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