Un raccordo permanente, co n incontri periodici, tra il gruppo di consiglieri impegnati sugli scranni di Palazzo Ferro-Fini e i sette segretari provinciali. Dopo le dimissioni del segretario veneto, Roger De Menech, e in attesa di una nuova guida per il Partito democratico (la ventilata nomina a commissario di Giorgio Tonini non si è concretizzata), ieri consiglieri regionali e segretari provinciali hanno fatto il punto della situazione.
Attorno al tavolo si sono incontrati i consiglieri regionali Alessandra Moretti (capogruppo), Piero Ruz zante (vicecapogruppo), Graziano Azzalin, Stefano Fracasso e Claudio Sinigaglia e i segretari provinciali Massimo Bettin (Padova), Veronica Cecconato (Vicenza), Erika Dal Farra (Belluno), Gigliola Scattolin (Venezia), Yulik Zanellato(Rovigo). In coincidenza con il voto in aula sulla riforma sanitaria voluta dal governatore Luca Zaia, nei confronti della quale il Pd attuerà l’ostruzionismo, il Pd sarà mobilitato sui territori. Al centro del confronto anche la crisi delle banche, che così duramente ha colpito i risparmiatori veneti, e i referendum: in primis quello sulla riforma Boschi della Costituzione, che ha visto la parlamentare veronese Alessia Rotta guidare la fase della raccolta delle firme, poi portate in Cassazione. Ma il partito dovrà anche prendere posizione in ordine alla consultazione sull’autonomia, che il presidente del Veneto Luca Zaia sta allestendo per l’autunno (anche questo voto potrebbe però slittare a fine anno).
Il Mattino di Padova – 19 luglio 2016