L’ufficio comunicazione dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana dell’Ente interviene sulle notizie di stampa che hanno parlato di un ceppo di parvovirus mutato. La nota specifica che i dati ad oggi “non permettono di affermare che si tratti di virus mutati”.
Secondo l’Istituto “sono state riscontrate lesioni compatibili con gastroenterite emorragica in 8 soggetti adulti sugli oltre 160 giunti alla nostra osservazione”. Il numero dei soggetti risultati positivi “è esiguo rispetto al totale degli esaminati ed è stato rilevato in casi distribuiti nel corso dell’anno. Quattro degli otto soggetti nei quali l’infezione è stata confermata, sono rappresentati da cani randagi da presumere non vaccinati e pertanto naturalmente esposti all’infezione. Per gli altri 4 cani padronali non si è in possesso dei protocolli vaccinali effettuati. Sono comunque descritti in letteratura casi sporadici di animali vaccinati colpiti da parvovirosi”. L’IZS conclude assicurando che viene comunque mantenuta l’attenzione sul fenomeno a tutela della salute dei cani.
7 dicembre – fonte: Izs Lazio e Toscana