Un invito a collaborare con l’Inps testando in anteprima il sistema che consente di calcolare l’importo della pensione futura. Questo il contenuto delle 10mila email che l’istituto di previdenza sta inviando in questi giorni ad altrettanti lavoratori nell’ambito della sperimentazione della cosiddetta “busta arancione”, al termine della quale il sistema dovrebbe essere reso accessibile a tutti, probabilmente all’inizio del prossimo anno. Le persone scelte per il test sono state individuate tra quelle che già hanno utilizzato il codice Pin per accedere ai servizi online disponibili sul sito internet dell’Inps. La simulazione risulta possibile solo per quei lavoratori che risultano avere contributi nel Fondo pensione lavoratori dipendenti e nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti). Al momento rimangono esclusi gli iscritti ai Fondi speciali sostitutivi e integrativi (tra cui volo, elettrici, telefonici) e degli iscritti ai Fondi confluiti da altri enti (Inpdap, Enpals). Il testo della mail
Dopo aver calcolato la pensione, i 10mila utenti-campione sono invitati a compilare un questionario fornendo una valutazione che «ci permetterà di migliorare la versione che verrà presentata entro qualche settimana a tutti i contribuenti».
Una volta entrati nell’applicazione “simulapensioneweb”, l’Inps precisa che l’elaborazione «non ha alcun valore certificativo » ed è «basata su dati finora in nostro possesso riguardanti la carriera di lavoro fino ad oggi condotta e su relativi contributi versati».
La simulazione tiene conto di alcuni elementi. In particolare i fattori che contribuiranno a definire l’importo della futura pensione sono personali e macroeconomici. Tra quelli personali troviamo l’età in cui la persona deciderà di interrompere la propria carriera lavorativa e l’andamento delle retribuzioni (questi due valori preimpostati nel sito possono essere modificati dall’utente) nonché la continuità dei versamenti effettuati.
Tra i macroeconomici, l’andamento dell’economia del Paese (dato anche dal prodotto interno lordo) nonché la longevità degli italiani considerato che al crescere della speranza di vita, l’importo della pensione calcolata con le regole del sistema contributivo diminuirà sensibilmente (si veda l’articolo pubblicato ieri). Nelle prossime settimane sarà reso noto l’aumento della speranza di vita che sarà applicato nel triennio 2016/2018.
Il Sole 24 Ore – 29 novembre 2014