Il percorso verso una maggiore trasparenza e una più completa informazione sul futuro previdenziale dei lavoratori italiani si arricchisce oggi di tre nuovi servizi che saranno attivati nelle prossime settimane, in stretta collaborazione tra il Ministero del Lavoro, l’Inps e l’Adepp, l’Associazione delle Casse previdenziali che gestiscono la previdenza obbligatoria dei liberi professionisti.
Si tratta di un percorso di conoscenza del proprio conto pensionistico, necessario per porre le basi per la consapevolezza della prestazione previdenziale e delle variabili che rendono possibile il calcolo o la proiezione. Il percorso è scandito da un calendario preciso, articolato in tre distinte fasi: la prima riguarda l’operazione “Estratto Conto Integrato”; la seconda è il rilascio del servizio “Calcolatore della pensione”; la terza sarà la definizione del servizio “Simulatore della pensione”.
Per assicurare una completa informazione (e un possibile controllo) dello stato della loro contribuzione previdenziale della platea stimata di 5-6 milioni di lavoratori che hanno contributi previdenziali versati in differenti gestioni Inps o presso diverse Casse previdenziali, è stato avviato il progetto “Estratto conto integrato” (Eci), per poter fornire la visione completa della contribuzione previdenziale individuale, con un’unica operazione di consultazione.
Lo scorso anno, in via sperimentale, un campione di 100mila lavoratori, che si trovano in questa situazione, hanno avuto la possibilità di consultare online il loro Eci, tramite il sito dell’ente previdenziale presso cui attualmente versano i contributi. Oltre alla consultazione era possibile fornire, con una interfaccia online, le indicazioni circa eventuali “buchi” o incongruenze.
A partire dal prossimo mese di aprile poi sarà attivata sul sito dell’Inps (tra i servizi online) una procedura denominata “Calcolatore della pensione” che consentirà agli iscritti all’Inps di conoscere in via previsionale la data del proprio pensionamento e l’importo presuntivo della pensione.
Per i lavoratori più giovani, per i quali la lontananza dal momento della pensione non consente di formulare ipotesi sufficientemente attendibili di calcolo della pensione (troppe le variabili: l’evoluzione retributiva individuale, gli anni e la continuità del lavoro, la scelta del periodo di pensionamento, etc.), è in corso di realizzazione una procedura che consentirà comunque di eseguire una simulazione del calcolo della propria pensione.
Il rilascio del servizio avverrà entro la fine del corrente anno. Partendo dall’estratto conto dei contributi effettivamente versati all’Inps, il “Simulatore della pensione” fornirà ai lavoratori più giovani uno strumento in grado di elaborare differenti scenari previdenziali (sulla base di profili codificati) proiettando ipotesi collegate all’atteso futuro lavorativo.
Milano Finanza – 21 marzo 2013
Tre mosse per rendere trasparenti le pensioni
Un passo avanti perché i lavoratori possano avere informazioni complete e trasparenti sul futuro pensionistico. È l’obiettivo delle tre iniziative annunciate ieri dal ministero del Lavoro, di concerto con le Casse di previdenza private: l’estratto conto integrato, il calcolatore della pensione per i lavoratori iscritti all’Inps più vicini all’uscita dal lavoro e il simulatore della pensione per i più giovani.
Il metodo contributivo, introdotto dalla riforma Dini del 1995 ed esteso, pro rata, nel 2011 dalla legge Monti-Fornero a tutti i lavoratori, non esprime, come nel sistema retributivo, la prestazione finale attraverso un obiettivo pensionistico commisurato alle retribuzioni percepite nel periodo di servizio immediatamente precedente il pensionamento. Il contributivo, infatti, è rapportato a tutti i contributi versati, alla loro rivalutazione e all’età in cui si va in pensione. Per questo, con l’estensione del metodo di calcolo contributivo delle prestazioni, è importante prevedere, alla fine della vita lavorativa, quale sarà il tasso di sostituzione, tenendo conto dell’evoluzione della carriera, del Pil, dell’età di pensionamento.
Il progetto ufficializzato ieri rappresenta sicuramente un passo importante per far comprendere ai lavoratori l’eventuale esigenza di copertura pensionistica complementare della quale avranno bisogno al pensionamento per poter mantenere, anche dopo la fine dell’attività lavorativa, lo stesso tenore di vita. In genere infatti tale esigenza viene sottostimata. I lavoratori non accantonano somme necessarie e non contribuiscono ai fondi pensione aziendali nella maniera opportuna. Il rischio è di accorgersi dell’esiguità dei risparmi previdenziali troppo tardi. A tal fine appare fondamentale che le tempistiche segnalate dal ministero siano poi effettivamente rispettate e che i servizi offerti siano sufficientemente flessibili per consentire ai lavoratori di valutare nella maniera adeguata tutte le principali variabili che possono produrre un impatto sulle prestazioni finali garantite dal sistema pensionistico.
Il Sole 24 Ore – 21 marzo 2013