Fine di luglio incandescente per l’iter dei principali provvedimenti economici all’esame del Parlamento. Una vera e propria corsa contro il tempo per le riforma della pubblica amministrazione, il decreto competitivita, la delega del Jobs Atc, quella fiscale e il cosiddetto Sblocca Italia. L’impegno sulle riforme potrebbe far slittare l’approdo in Aula del Senato del decreto competitivita previsto per oggi.
Potrebbe essere rinviato a giovedì o all’inizio della prossima settimana. Resta però indispensabile il via libera prima della pausa di agosto, dato che è ancora in prima lettura e deve essere convcrtito (con il sì anche della Camera) entro il 22 agosto. Rispetto al testo originario del governo le novità più importanti in vista riguardano l’abolizione dell’anatocismo sui prestiti bancali (il calcolo degli interessi sugli interessi) e il cosiddetto spalma incentivi, contro cui sono ancora forti le proteste delle imprese che vedono ridursi le agevolazioni (fotovoltaico e trasporti ferroviari).
Infine, si aspetta la trasformazione del nuovo decreto sull’Ilva, dedicato al prestito ponte, in emendamento del governo oppure dei relatori. Per quanto riguarda il decreto che riforma la P.A. oggi in commissione Affari Costituzionali della Camera dovrebbero arrivare gli emendamenti del governo (circa 1.500 quelli totali). Va convcrtito entro il 24 agosto. Restano diversi nodi: dall’abolizione del trattenimento in servizio al dimezzamento dell’importo dovuto dalle imprese alle Camere di commercio, fino alla mobilità. Il decreto è atteso in Aula, in prima lettura, la prossima settimana (forse giovedì), ma dopo il di carceri. La riforma della Pa però non finisce con il di, c’è anche il disegno di legge delega, che dovrebbe essere presentato a breve in uno dei due rami del Parlamento.
Sempre più probabile invece lo slittamento a settembre dell’approdo nell’aula del Senato del disegno di legge delega che riforma mercato del lavoro, ammortizzatori sociali e politiche attive (Jobs act). La commissione Lavoro ha votato tutti gli emendamenti tranne quelli sull’articolo 18 che rischiano di spaccare la maggioranza. Sia la delicatezza dell’argomento, che l’ingorgo dei lavori dell’aula impegnata sulle riforme istituzionali, fanno propendere per un rinvio a settembre.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, comunque è certo che entro la fine dell’anno il provvedimento sarà legge. Sul tavolo c’è anche la delega fiscale. Il governo ha varato i primi due decreti delegati sul 730 precompilato e altre semplificazioni e sul catasto, con le indicazioni per le commissioni censuarie. I testi sono stati trasmessi per i pareri alle commissioni competenti, che hanno tempo fino a fine luglio per esprimersi. Nel frattempo potrebbero arrivare altri decreti legislativi. Infine all’esame del Parlamento potrebbe arrivare prima della pausa estiva anche il decreto per sbloccare i cantieri. Il governo l’ha annunciato, ma il testo non è ancora passato sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Il Messaggero – 21 luglio 2014