Dopo l’incontro tra i rappresentanti sindacali dei dipendenti Arpav e i consiglieri della commissione regionale Sanità, Pietrangelo Pettenò (capogruppo della Federazione della Sinistra veneta) denuncia – con una nota – la mancanza da parte del governo regionale di un piano strategico di rilancio dell’attività dell’agenzia per l’ambiente.
“Ora si stanno scoprendo le vere intenzioni della Giunta regionale in merito ad Arpav – dichiara Pettenò – con la scusa della legittimità delle spese, si stanno smembrando le attività dell’agenzia in comparti diversi, in modo da rompere l’unitarietà della missione istituzionale dell’agenzia pubblica, nata per occuparsi di prevenzione ambientale quale presupposto per la salute della popolazione. Principio, questo, che stava alla base della scelta fatta in passato dai cittadini italiani tramite referendum e che poi ha trovato attuazione con la costituzione delle agenzie regionali per la protezione ambientale”. Pettenò sollecita Lega, Pdl e la Giunta Zaia “a fare chiarezza sulle gestioni degli anni passati, che – ricorda l’esponente della Sinistra veneta – hanno creato buchi miliardari, che sono oggetto di una commissione d’inchiesta da parte del Consiglio regionale”. “Lega, Pdl e Giunta devono anche spiegare – aggiunge Pettenò – perchè la Giunta stessa non trasferisca all’agenzia le risorse appositamente stanziate, come da approvazione del Consiglio regionale”. Prima di affrontare operazioni di smembramento con altre strutture che si occupano di prevenzione come l’Istituto Zooprofilattico – avverte Pettenò – la Giunta deve chiarire con precisione e trasparenza le competenze assegnate a Arpav al fine di evitare di creare enti o agenzie “ibride” che rischiano di moltiplicare sprechi e inefficienze.
26 ottobre 2012