Filo diretto tra Roma e il Veneto sulla vicenda Pfas. La questione sarà presto all’attenzione della Commissione di inchiesta sui rifiuti e sulle sostanze di scarto inquinanti. L’assessore all’ambiente della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin sarà ascoltato martedì 10 maggio. E proprio l’assessore Bottacin ha annunciato che sarà chiesto al Governo un aiuto economico. A Roma saranno chiesti tramite una lettera dei finanziamenti sia per far tornare a scorrere acqua pulita negli acquedotti contaminati sia per le analisi dei cittadini veneti coinvolti.
“Sì alla collaborazione tra gli enti, no allo scaricabarile di responsabilità dietro cui cerca di nascondersi la Regione – commentano I parlamentari del Pd Federico Ginato e Daniela Sbrollini -. Il sottosegretario Degani ci ha dato ampi segnali di disponibilità. Sta seguendo da vicino l’evolvere della situazione e anche lunedì sarà a Vicenza per incontrare amministratori, autorità e gestori e lavorare assieme al territorio per trovare soluzioni”.
All’incontro hanno partecipato anche i deputati veneti del Pd Diego Zardini, Giulia Narduolo e Diego Crivellari.“Le priorità sono chiare e su queste ci stiamo muovendo: portare avanti il monitoraggio sulle eventuali possibili patologie collegate all’assunzione di acqua contaminata; trovare i fondi per gli interventi per dare una soluzione al problema dell’acqua potabile, che vada oltre quella temporanea dei filtri a carbone; identificare le azioni prioritarie per garantire la messa in sicurezza delle acque superficiali, sotterranee e di scarico; individuare infine le responsabilità e pretendere che chi ha sbagliato paghi” spiega il deputato Federico Ginato che già nel 2013 aveva presentato un’interrogazione sul tema e nelle scorse settimane ha invocato l’intervento della Commissione sugli ecoreati, i cui lavori prenderanno il via lunedì con l’audizione dell’assessore regionale Bottacin.
Sul tema Pfas si metterà al lavoro anche la Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera grazie all’azione della vicepresidente Daniela Sbrollini : “Inizieremo le audizioni con il Presidente della Regione Zaia e con l’Istituto Superiore di Sanità e procederemo con l’ispezione della Commissione in tutti i comuni coinvolti tra le province di Vicenza, Padova e Verona.. L’emergenza inquinamento è prima di tutto un problema sanitario oltre che ambientale. Ancora una volta Luca Zaia dimostra di strumentalizzare il problema invocando ogni giorno maggiore autonomia per il Veneto e attaccando il Governo su presunte mancanze. L’autonomia che già ha la nostra Regione però non viene esercitata perché il controllo ambientale è un tema competenza regionale come definito dal decreto legislativo 152/2006 e inspiegabilmente il Veneto è rimasto in silenzio nonostante l’Arpav avesse già nel 2013 evidenziato il problema.”
6 maggio 2016