Anche il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti verrà sentito a fine settembre dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulle Ecomafie al lavoro sulla contaminazione da Pfas che ha colpito l’Ovest e il Basso Vicentino, e che ha raggiunto, con l’inquinamento delle falde, anche parte del Padovano del Veronese e i cui effetti potrebbero essere giunti anche nel Veneziano.
La commissione presieduta dall’onorevole del Pd Alessandro Bratti, giunta in città due giorni fa anche per un sopralluogo all’azienda Miteni, da cui sono partiti gli sversamenti sotto inchiesta, ieri ha proseguito i lavori con l’audizione dei vertici di Miteni, del direttore generale alla sanità veneta Domenico Mantoan, e di due suoi collaboratori. Ebbene pare che alla commissione i tecnici della sanità veneta hanno parlato di una situazione preoccupante per quanto riguarda la salute dei cittadini, e infatti a breve lo screening si estenderà anche all’area «arancione» del grafico di contaminazione da Pfas, ovvero Vicenza, Creazzo e Montecchio. Inoltre verranno estesi i prelievi epidemiologici anche ai ragazzi con età inferiore ai 14 anni e alle persone che superano i 65 anni. I vertici della sanità veneta hanno parlato alla commissione delle percentuali elevate di patologie cardiache, malformazioni nei bambini, alterazioni metaboliche. Tutti elementi che i cittadini che abitano nella «zona rossa» ben conoscono, e anche tutti gli altri che volontariamente si sono sottoposti a esami medici pagandoli di tasca propria 8200 euro) non essendo coperti dalla fascia di rischio della Regione. Molta preoccupazione ha espresso Mantoan a proposito dello stato di salute dei dipendenti della Miteni: nel loro sangue sono stati trovati valori più che doppi rispetto alle soglie massime accettate dalle statistiche, una situazione molto grave se confrontata con altri dipendenti di impianti chimici simili a quelli della Miteni. Anche queste cartelle, ha assicurato Mantoan alla commissione, sono state tempestivamente inviate alla procura affinché possa procedere con le azioni che ritiene più opportune. «La situazione è molto grave e noi valuteremo anche l’atteggiamento dell’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin – dice Laura Puppato, senatrice Dem che ha fortemente voluto la commissione d’inchiesta sull’inquinamento del Vicentino – questo dei Pfas è un caso unico al mondo, c’è chi ha preso sottogamba la questione e continua a rimpallare la responsabilità su chi deve sostenere i costi per depurare le acque dai fanghi contaminati, anche per far luce su tante versioni poco chiare abbiamo chiesto di sentire Galletti». Bottacin e alcuni sindaci verranno auditi dalla commissione parlamentare d’inchiesta a fine mese. o è prescritto» ha detto. E Antonio Nardone, ad di Miteni ha spiegato: «Questa proprietà, subentrata nel 2009 si sta facendo carico della superficialità dovuta a una diversa concezione della produzione che c’era all’inizio della storia industriale dello stabilimento».
Roberta Polese – Il Corriere del Veneto – 17 settembre 2017