Con delibera regionale numero 2061 del 11 ottobre 2012 è stato approvato il piano di controllo finalizzato all’eradicazione della malattia di Aujeszky nella Regione del Veneto le cui attività devono essere svolte a partire dal gennaio 2013. Con una nota del dirigente del Servizio Igiene, nutrizione, acque e specie animali della Regione in data 3 gennaio vengono fornite indicazioni agli allevatori e ai veterinari. La delibera 2061 prevede che per aderire al Piano gli allevatori di suini conferiscano l’incarico a un veterinario libero professionista tramite l’allegato 1. Le aziende sanitarie dopo aver ricevuto l’allegato 1 provvederanno a registrare in Banca dati regionale il veterinario come responsabile dell’allevamento.
Il veterinario libero professionista deve fare richiesta al Crev delle credenziali per accedere alla Bdr (allegato 2). Gli allevatori vengono invitati a individuare il veterinario incaricati in modo da far partire l’attività entro la fine di gennaio.
La maggior parte dei Paesi europei ha raggiunto lo status sanitario di indennità per malattia di Aujeszky e che, in caso di difficoltà da parte dell’Italia nell’ottenere analoga qualifica, il comparto produttivo suinicolo potrebbe subire significative penalizzazioni. Il Ministero della Salute aveva deciso di adottare misure sanitarie più stringenti con l’obiettivo di eradicare la malattia e permettere alle Regioni interessate di acquisire lo status di indennità. Ciò ha comportato la modifica, da parte dello stesso Ministero, delle misure previste dal Dm 1 aprile 1997, comprendenti – tra le altre – un aggiornamento dei programmi vaccinali, dell’iter sanitario per l’ottenimento della qualifica di allevamento indenne e del piano di monitoraggio della malattia.
La Regione del Veneto, pur non rappresentando dal punto di vista della numerosità della popolazione di suini, la prima produttrice nazionale in ambito suinicolo, è comunque caratterizzata dalla presenza di un sistema di produzione industriale il cui sviluppo va tutelato; ha inoltre la necessità di difendere alcune importanti produzioni locali tipiche (ad esempio i prosciutti Doc).
Da ciò deriva l’opportunità di migliorare sia la sanità degli allevamenti suinicoli sia lo sviluppo delle produzioni agro-alimentari a garanzia della commercializzazione dei prodotti, non solo in ambito nazionale.
In considerazione delle modifiche degli obiettivi sanitari legati al piano nazionale di controllo della malattia di Aujeszky, per la tutela del patrimonio suinicolo e a garanzia degli scambi intracomunitari e delle esportazioni dei prodotti, si è imposta la necessità di integrare il piano nazionale con un programma di monitoraggio e controllo regionale della malattia, che porti il Veneto all’acquisizione della qualifica di Regione indenne da Aujeszky: in particolare, l’obiettivo è arrivare all’accreditamento ai sensi dell’art. 9 della Direttiva n. 64/432/CE del 26 giugno 1964 (relativa a problemi di polizia sanitaria in materia di scambi intracomunitari di animali delle specie bovina e suina).
a cura Ufficio stampa Sivemp Veneto – 7 gennaio 2012