«Lui, il Ministro, li bacchetta, loro sorridono. Non gli hanno risposto per le rime, niente critiche rispedite al mittente con corriere espresso. Nonostante le bacchettate, Zaia e Coletto sfoderavano dei sorrisi da pubblicità».
Così Antonino Pipitone, consigliere regionale di Italia dei Valori commenta le critiche che il ministro della Salute Renato Balduzzi, ieri a Venezia, ha riservato al piano socio sanitario veneto appena approvato dal Consiglio regionale, non escludendo neppure di impugnarlo. “L’unica cosa positiva del piano – afferma ancora Pipitone – era l’integrazione tra ospedali e territorio. Che adesso pure questa venga stroncata dal ministro mi lascia sorpreso e deluso. Che poi due esponenti della Giunta non si avventurino in difesa del lavoro svolto dalla commissione Sanità e del Consiglio regionale può anche non stupire, ma che non battano ciglio almeno per rivendicare l’autonomia sanitaria veneta, lascia l’amaro in bocca”. “A meno che – ipotizza l’esponente di Italia dei Valori – le parole di Balduzzi non facciano il gioco di Zaia, che attende la possibile impugnazione del piano da parte del Governo senza strapparsi i capelli. Così il parere obbligatorio e vincolante del Consiglio su nomine e schede ospedaliere diventerebbe carta straccia, a tutto vantaggio di palazzo Balbi. Non si spiegherebbe altrimenti perché, invece di parare le stoccate ministeriali, si è fatto fotografare tutto allegro a fianco di chi impugnerà il piano e taglierà i soldi per gli ospedali, mettendo i veneti alla mercé della sanità privata, quella a pagamento”.
23 giugno 2012