Negli ultimi mesi nelle frazioni di Rivarolo si è registrata un’improvvisa morìa di bestiame. Una settantina i bovini morti fino ad ora, concentrati prevalentemente nell’area a sud dell’Argentera.
Un’anomalia che preoccupa gli allevatori della zona che sono corsi ai ripari aumentando controlli e standard sanitari. Al momento non è possibile definire con esattezza le cause del fenomeno, ma l’Asl To 4 assicura che non c’è il rischio che le patologie vengano trasmesse all’uomo. «I veterinari dell’azienda sanitaria locale – spiegano dalla direzione sanitaria dell’Asl To 4 – effettuano controlli continui e mirati e possiamo escludere a priori il rischio che i problemi possano essere trasmessi attraverso la carne o il latte agli altri animali». Tutto inizia quattro mesi fa quando alcuni allevatori denunciano la morte di un animale adulto, fino a quel momento risultato in buona salute. Non è raro, infatti, che il caldo e l’afa provochino il decesso di un bovino già di età avanzata e con altre patologie. «Proprio la particolarità dei primi casi di morte degli animali – continua l’Asl – ci ha spinto a prestare più attenzione ed effettivamente negli ultimi quattro mesi abbiamo registrato un aumento anomalo del numero di capi morti o che comunque venivano abbattuti. Nelle ultime tre settimane il problema sembra, però, essere rientrato nella norma». Diverse le cause possibili a proposito di questi episodi anche se il fatto che i decessi si siano concentrati all’interno di strutture di nuova costruzione lascerebbe pensare che si trattino di problematiche legate allo stress. Spesso lo spostamento ed un nuovo regime alimentare possono portare gravi disturbi nel bestiame. Analogamente a tutti gli altri animali, anche bovini, mucche e vitelli, tendono ad essere estremamente abitudinari e quindi anche piccole modifiche nel loro “stile di vita” possono debilitarle. Una volta deboli, le mucche possono diventare preda di altre patologie che in breve tempo le conducono alla morte. «In ogni caso – conclude l’Asl – il nostro personale medico ha effettuato tutti i controlli necessari e rimarchiamo che non ci sono problemi per l’uomo». Non è il primo caso di questo tipo che si verifica nella zona. Pochi mesi fa gli agenti della polizia municipale di Rivarolo avevano ritrovato il cadavere di un vitello lungo il ciglio di una strada di campagna. Anche in quel caso le analisi non avevano rivelato nulla di preoccupante.
La sentinella del Canavese – 14 dicembre 2012