L’episodio a Jouvenceaux, una frazione di Sauze d’Oulx. Il racconto: “Prima si è avvicinato uno solo, ho gridato e l’ho messo in fuga e sono rientrata. Ma poco dopo si sono presentati in sei”
Trovarsi sotto casa un branco di lupi, in un centro abitato e nel pieno della stagione turistica, con le case tutte occupate da villeggianti e sciatori non è un evento così usuale. E’ accaduto la notte del 1 gennaio ad una giovane residente a Sauze d’Oulx, Cristina Cimmino, mentre tornava dal lavoro. “Avevo appena finito il mio turno al ristorante, dove lavoro come cameriera – spiega a Repubblica – arrivata a casa, faccio uscire il mio cane nel cortile di casa”. La giovane vive con il fidanzato nel centro della frazione Jouvenceaux, raggiungibile con la strada provinciale da Oulx appena sotto l’abitato di Sauze d’Oulx, una zona con molte case vacanza e alloggi: “Dopo cinque minuti che sono in giardino, sento un rumore fortissimo – spiega – il mio cane si allerta, e vediamo dal buio qualcosa che ci corre incontro”.
A pochi metri di distanza ecco arrivare un primo lupo. Alla vista del predatore, Cristina reagisce e inizia a urlare: “Si stava avvicinando troppo, a pochissimi metri da noi, e stava puntando il mio cane. Mi sono fatta forza e ho gridato a squarciagola”. Il lupo, sentendo le grida della ragazza, si ferma, per poi allontanarsi nel bosco. Ma il cane della giovane ha una reazione inattesa: “Anziché spaventarsi, l’ha rincorso per alcuni metri abbaiando, poi l’ho ripreso per riportarlo a casa”. Ed è qui che avviene il fatto eccezionale: appena arrivata nell’abitazione, Cristino Cimmino sveglia il compagno per avvisarlo della presenza del lupo, escono sul balcone e anziché vederne uno, si trovano di fronte l’intero branco: “Siamo rimasti di pietra – dice – erano in sei, tutti sotto casa. Alzando le tapparelle si sono accorti della nostra presenza, e si sono allontanati. Il tempo di andare a prendere la macchina fotografica, e non c’erano già più, ma questo episodio ci ha preoccupati”.
Il giorno dopo Cristina ha segnalato l’avvistamento ai guardiaparco del Gran Bosco di Salbertrand che hanno confermato: “Abbiamo appurato dalle tracce che il branco è stato proprio nel cortile di casa – spiega Elisa Ramassa – la giovane è stata fortunata a poter vedere un intero branco così da vicino: ci sono appassionati che pagherebbero oro per vivere una simile esperienza. Ma bisogna tener conto che l’incontro è avvenuto di notte, erano quasi le 3. Può accadere che i lupi, in inverno, si spostino anche vicino alle case di montagna, soprattutto se confinano con i boschi, per trovare ungulati da cacciare”. Secondo la guardiaparco l’episodio “è stato comunque particolare, perché l’abitazione della giovane confina con l’area di transito dei tre branchi presenti nelle Alpi Cozie: quello di Bardonecchia, quello del Gran Bosco e quello della Val Chisone”.
Repubblica – 5 gennaio 2015