E’ un commento negativo quello che il consigliere regionale dell’IdV, Antonino Pipitone, dà al Bilancio e alla finanziaria regionale 2013 approvati questa notte dal Consiglio regionale. “Hanno bloccato per settimane il bilancio – scrive in una nota l’esponente dipietrista – occupati a litigare per le loro marchette.
Una maggioranza irresponsabile, che ha badato ai soliti giochetti invece di preoccuparsi dei problemi della gente. Ci siamo battuti per portare risorse dove c’è bisogno e non per rispettare le manovre dei paladini di Zaia e Berlusconi. Lega e Pdl – osserva il capogruppo Pipitone – hanno spostato soldi da un capitolo all’altro per esigenze loro, più che per quelle dei cittadini. La solita recita della vecchia politica che non capisce che il mondo è cambiato. In sanità tagli drammatici confermati, nel sociale orizzonte nero, nel lavoro si sono recuperati 40 milioni ma solo perché non erano stati utilizzati negli anni passati. Situazioni che stridono con i 400mila euro da spendere in sagre per l’identità veneta o i 500mila concessi dalla Giunta senza colpo ferire per associarsi ad Arteven. Un esempio lampante dell’ipocrisia della maggioranza – prosegue Pipitone – è la bocciatura del nostro ordine del giorno che voleva ritirare la delibera che ha tagliato il budget per la sanità privata convenzionata. Un provvedimento assolutamente sbagliato e irresponsabile, che toglie sanità ai cittadini e crea ulteriore disoccupazione. Ma la maggioranza, dopo averci invitato a ritirarlo, piuttosto che votare una cosa giusta ma senza il loro marchio, l’ha bocciato”. “Il bilancio – sottolinea Gennaro Marotta – è una coperta corta che non ci soddisfa affatto. Un comparto particolarmente penalizzato è quello delle Pmi: in sede di assestamento dovremo intervenire in modo massiccio per recuperare almeno qualche milione di euro”. Sul trasporto pubblico locale Marotta, da veneziano, ha le idee chiare: “Si penalizzano fortemente i servizi di navigazione. Il trasporto in laguna paga il pedaggio di quei 3 milioni di km all’anno sul Ponte della Libertà, conteggiati come se riguardassero solo Venezia, e invece tutti quei bus fanno la spola pieni di turisti, una ricchezza per tutto il Veneto”.
23 marzo 2013