Un probabile caso di “mucca pazza” ha colpito un paziente dell’ospedale di Cisanello che martedì 2 dicembre è deceduto dando il via al protocollo. Alle ore 5 di mercoledì 3 dicembre, la salma è stata trasportata all’ istituto di anatomia patologica di Siena e il cervello inviato a un istituto di Milano. L’uomo, dopo un’agonia durata diversi giorni, è morto in ospedale e, a fronte di quanto appurato durante il suo ricovero è stato necessario attivare i laboratori di Siena e del capoluogo lombardo per avere certezza della causa del decesso.
Secondo le prime indiscrezioni, comunque, non si tratterebbe della variante della malattia legata alla consumazione di carne bovina che tanto preoccupa l’opinione pubblica, ma sarebbe la classica forma umana legata ad una rara patologia degenerativa del sistema nervoso centrale, la Creutzfeldt-Jacob sporadica che aggredisce le persone oltre i 60 anni di età. Si dovrà comunque attendere i risultati degli esami di laboratorio per capire esattamente e avere la certezza che l’ipotesi di queste ore sia quella reale.
L’anno scorso a Cisanello ci fu un caso analogo. Dal 1993, da quando cioè in Italia esiste un sistema di sorveglianza, sono stati registrati circa 350 casi di Creutzfeldt-Jacob sporadici. La segnalazione alle autorità competenti, regionali e nazionali, è un atto dovuto perché vanno prese particolari precauzioni relative a donazioni di sangue ed espianti d’organo, a cui questi pazienti non possono essere sottoposti. Il protocollo è stato seguito anche ieri dall’équipe sanitaria di Cisanello.
Il Tirreno – 3 dicembre 2014