Marcia indietro sulla Consob. Privatizzazioni: si comincia con il 40% dell’Enav. Un fondo speciale dove confluiranno le risorse risparmiate con la spending review e quelle derivanti dalla lotta all’evasione che dovranno rimpinguare la riduzione del cuneo fiscale per lavoratori e imprese. Nessuno sconto per la Tasi, la tassa sui servizi degli immobili il cui tetto resta al 2,5 per mille.
Stanziate nuove risorse per salvaguardare altri 17 mila esodati e marcia indietro del governo che ritira l’emendamento, per mano del viceministro all’Economia Stefano Fassina, che portava da tre a cinque i commissari Consob. Queste le modifiche principali di ieri alla legge di Stabilità, che oggi dovrebbe arrivare in Aula con un maxiemendamento sul quale non è escluso che il governo ponga la fiducia. Ieri si è tenuta inoltre la prima riunione del Comitato sulle privatizzazioni, confermando la volontà di cedere solo il 40% dell’Enav e mantenerne così il controllo. Il primo passo di questa operazione sarà quindi la nomina dell’advisor prevista entro la metà di gennaio.
Tornando alla Stabilità, la probabile eliminazione della Web tax , chiesta da Matteo Renzi personalmente al premier Enrico Letta, è destinata a creare anche un problema di risorse: quell’emendamento avrebbe fruttato un gettito di oltre 700 milioni già contabilizzato per coprire altre poste. A sorpresa infatti ieri è passato un emendamento per destinare 80 milioni di euro alle borse di studio di giovani medici, altri 35 per sostenere l’emittenza radio-televisiva secondo una proposta del relatore Maino Marchi (Pd) e 22 milioni per rifinanziare il sostegno ai neonati di famiglie a basso reddito.
Così come sono stati trovati i soldi (100 milioni) per incrementare le retribuzioni dei corpi di polizia e altri 147 milioni per potenziare le infrastrutture e i servizi delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco in occasione della realizzazione dell’Expo 2015 a Milano. Via libera anche all’emendamento che blocca il fenomeno dell’anatocismo, cioè gli interessi sugli interessi, con disinvoltura spesso praticato dagli istituti di credito. Nelle pieghe del bilancio sono stati trovati fondi pure per esentare dall’Imu i fabbricati rurali a uso strumentale e una riduzione del 25% per i terreni dei coltivatori agricoli.
Da segnalare l’emendamento del governo che prevede l’applicazione dell’imposta sostitutiva al 12% (non più il 16%) sulla rivalutazione delle quote della Banca d’Italia. Dovrà essere pagata in tre rate annuali, la prima scatta nella prossima primavera.
Arriva la sanatoria dei contenziosi sui canoni e gli indennizzi per l’utilizzo dei beni demaniali marittimi: un riordino della normativa sulle concessioni demaniali si farà entro maggio.
L’aliquota massima della Tasi è confermata al 2,5 per mille, così come deciso dal Senato. Viene inoltre spostato al 24 gennaio, dal 16, il termine per il versamento della mini-Imu. In serata il relatore Marchi ha proposto un aumento ulteriore dell’imposta di bollo per le imprese sui depositi titoli, da 10 mila (come da precedente emendamento) a 14 mila euro. Tra le nuove proposte del relatore, vengono assegnati quattro milioni per il 2014 alle attività di comunicazione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, previsto anche un contributo al Coni di due milioni di euro per l’organizzazione dei Campionati mondiali di pallavolo femminile del 2014, un contributo di 300 mila euro per il 2014 a favore dell’orchestra «virtuosi italiani» di Verona e di un milione di euro all’Orchestra del Mediterraneo del teatro San Carlo di Napoli.
Viene inoltre proposto dal relatore che le aziende che abbiano stabilizzato collaboratori a progetto nei call center potranno ricevere incentivi pari a un decimo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per ciascuno dei lavoratori stabilizzati per massimo di 12 mesi. Vengono infine destinati, sempre secondo il relatore, 50 milioni al Fondo per l’integrazione salariale dei contratti di solidarietà. Slitta al 28 febbraio l’ultima scadenza per aderire alla sanatoria sulle cartelle fiscali da pagare in una unica soluzione.
Roberto Bagnoli – Corriere della Sera – 18 dicembre 2013