Gli ingredienti di qualità restano gli stessi, le ricette anche, cambiano solo le cifre del conto. Aumentano in Veneto le proposte «low cost» dei ristoranti stellati. Anche in tempo di crisi, senza pagare una follia si possono trovare soluzioni a prova di gourmet.
Lo storico Harry’s Bar di Arrigo Cipriani a Venezia fa scuola: ormai da tempo propone un menù con una scelta di primi e secondi da gustare a 32 euro. Da Venezia a Padova con la proposta «Carpe Diem, approfittane» della famiglia Alajmo che, sul sito www.alajmo.it, offre dei veri e propri pacchetti con occasioni deliziose: un ventaglio di possibilità (molte già sold out) per gustare i top menù, scelti da Raffaele e Max Alajmo, dalle Calandre al Calandrino di Rubano, passando per La Montecchia di Selvazzano, sempre nel padovano, per poi tornare in Laguna, con tappa al ristorante Quadri. Un solo esempio: non più 320 euro per un pranzo per due alle Calandre (tre stelle Michelin), ma 210. Sono stellati anche i ristoranti di due giovani talenti veneti dell’alta cucina: Lazzaro 1915, ristorante di Pontelongo, in provincia di Padova, ed El Coq di Marano Vicentino (Vicenza), guidati rispettivamente dal 32enne Piergiorgio Siviero e il giovanissimo Lorenzo Cogo. Se una cena da vero gourmet si aggira intorno alle 65 euro a persona, vini esclusi (con le sei portate proposte dalla cucina di El Coq), il menù di mezzogiorno di Lazzaro 1915 non ha rivali: 22 euro a persona, calice di vino e coperto compresi. Altro giovane chef di talento, ospite fisso del programma di La7 «I Menù di Benedetta», è Stefano De Lorenzi: il suo Zenzero a Grumolo delle Abbadesse, nel vicentino, miglior ristorante biologico d’Italia 2012, a pranzo propone un menù con sfiziosi (e sanissimi) primi piatti a 5 euro e secondi a 7. La Taverna La Fenice di Venezia, frequentata da artisti e politici, ogni venerdì fino a Pasqua, ha menù speciale da 30 euro a persona (bevande escluse), con una scelta di due piatti dalla «Piccola carta di Quaresima». Pranzo d’occasione anche all’Antica Osteria Cera di Lughetto di Campagna Lupia, nel veneziano, due stelle Michelin, dove a mezzogiorno (esclusi sabato e festivi) si mangia primo, secondo e sorbetto a 39 euro. Si aggirano sui 30 euro i pranzi e le cene proposte dallo storico Da Celeste a Venegazzù di Volpago del Montello, nel trevigiano. Qualità ottima e prezzi contenuti, al ristorante San Martino di Scorzè (Venezia) che, dal martedì al venerdì, a pranzo propone il «menù dinamico» a 20 euro.
Corriere del Veneto – 23 febbraio 2013