“E’ necessario ridurre la pressione fiscale, che ha raggiunto dei livelli intollerabili”. E’ quanto sostiene Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Antitrust e membro del comitato dei saggi nominato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In un’intervista televisiva, Pitruzzella ha spiegato che “il risanamento va coniugato insieme con politiche dirette a stimolare la crescita”.
In tema di riduzione della pressione fiscale, Pitruzzella ha rilevato che “le ricette per raggiungere questo obiettivo spettano alle istituzioni della democrazia, ma bisogna agire subito, per esempio continuando su quel terreno della spending review avviato nella scorsa legislatura, riducendo quindi le spese delle pubbliche amministrazioni, continuando la lotta all’evasione e rivedendo quel sistema di sussidi e sovvenzioni che probabilmente in alcuni casi sono ingiustificati e potrebbero sprigionare nuove risorse”.
Riguardo all’ipotesi di una nuova manovra correttiva dei conti pubblici, Pitruzzella si augura non sia necessaria: “Certamente, però, le politiche di stabilizzazione finanziaria e di risanamento costituiscono una marcia obbligata per tutelare anche il risparmio nazionale, il risparmio dei nostri concittadini, e per ridare credibilità al sistema paese. Il punto centrale è che il risanamento va coniugato insieme con politiche dirette a stimolare la crescita e sotto questo profilo vorrei osservare che è importante quello che il governo farà anche sul tavolo europeo”.
Riguardo al ruolo dell’Europa, Pitruzzella spiega che “c’è una connessione strettissima tra le politiche dell’Europa e le attività e i risultati dell’economia sul piano nazionale e lo stesso quadro europeo consente qualche forma di flessibilità, per esempio per finanziare spese per investimenti produttivi. Si avvia dunque una stagione di grande interesse, il cantiere Europa è aperto e credo che il governo e il parlamento italiano dovranno impegnarsi approfonditamente su questo campo”. Riguardo, infine, a un suo possibile ruolo nel futuro Governo, Pitruzzella afferma che si tratta di “illazioni”. “Io sto lavorando all’Antitrust e ho ancora molto lavoro da portare avanti”.
22 aprile 2013