Pensione sospesa per chi ricopre un ruolo da dirigente in società in attivo controllate direttamente o indirettamente da amministrazioni o enti pubblici. La regola è stata introdotta dal decreto legge 101/2013 ( convertito nella legge 125/2013) nell’ambito degli interventi per razionalizzare la gestione delle pubbliche amministrazioni. Più concretamente, in questo caso, per evitare che la stessa persona incassi contemporaneamente pensione e stipendio a carico delle finanze pubbliche.
La legge è entrata in vigore il 31 ottobre 2013. A quasi sette mesi di distanza si poteva presumere che la sospensione della pensione per i dirigenti interessati dal provvedimento fosse una realtà. Invece ieri l’Inps ha pubblicato la circolare 65/2014 con cui invita le società interessate a inviare, con la massima tempestività, una comunicazione contenente: le generalità dei dirigenti titolari di pensione di vecchiaia o di anzianità erogata dall’Inps; data e durata dell’incarico dirigenziale conferito; status di società controllata da amministrazioni o enti pubblici; sussistenza dell’avanzo di esercizio riferito al 2012 o all’anno precedente il conferimento dell’incarico.
Solo dopo aver ricevuto tale dichiarazione, l’Inps provvederà a sospendere la pensione e recuperare quanto già erogato dopo il 1? novembre 2013. Insomma, a sette mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, ancora non si sa quanti e quali sono i dirigenti a cui dovrà essere sospesa la pensione.
Il Sole 24 Ore – 29 maggio 2014