Slitta al 2014 l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti elettronici. È quanto si legge nella nuova bozza del dl sviluppo in cui scompare anche il limite all’utilizzo dei contanti precedentemente posto a 50 euro.
Slitta al primo gennaio 2014 l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti elettronici sopra una certa cifra. Il rinvio di un anno sui tempi annunciati dal governo è contenuto nella nuova bozza del decreto sviluppo. Bozza da cui scompare anche ogni riferimento al tetto di spesa (fissato a 50 euro nel precedente testo) oltre il quale imporre l’uso di bancomat e carte di credito per combattere l’evasione fiscale. Il provvedimento, nella sua ultima stesura ancora al vaglio del Tesoro, conta 80 articoli e contiene altre novità che – sciolti i nodi relativi alla copertura di alcune voci – potrebbero approdare in consiglio dei ministri la prossima settimana se non già venerdì. Infrastrutture. La principale novità, al vaglio del Tesoro, è il credito di imposta per le nuove infrastrutture. Una misura, alternativa all’Iva zero proposta ad agosto, che punterebbe a sostenere entro il limite del 50% le nuove opere di importo superiore ai 500 milioni, tramite contratti di partenariato pubblico-privato. Start up. Il capitolo racchiude 20 articoli che sanciscono le facilitazioni per le nuove imprese con costituzione semplificata e online, che potranno accedere agli interventi del Fondo italiano di investimento. Lo Stato può sottoscrivere quote di società di gestione del risparmio finalizzate a gestire fondi comuni di investimento per il rafforzamento patrimoniale delle nuove imprese. Il pacchetto fiscale prevede esenzione totale del reddito di lavoro derivante dall’assegnazione da parte delle start up ai propri dipendenti di azioni e strumenti finanziari. Viene poi incentivato l’investimento delle persone fisiche nel capitale sociale di nuove aziende: detrazione Irpef triennale del 19%, con investimento massimo detraibile fissato in 500mila euro e obbligo di mantenerlo per due anni. Infine esenzione Ires del 20% sulla somma investita . Commercio on line. In arrivo c’è anche uno sconto fiscale, non ancora quantificato, per incentivare lo sbarco delle medie imprese nell’ e-commerce. Banda larga. Per il completamento del Piano Nazionale Banda Larga, definito dal Ministero dello sviluppo economico, per il 2013 sono stanziati 150 milioni di euro. Assicurazioni. Stop ai taciti rinnovi delle polizze Rc auto. «Il contratto di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti non può essere stipulato per una durata superiore all’anno e non può essere tacitamente rinnovato», recita la norma dichiarando prive di efficacia, a far data dal primo gennaio 2014, le clausole eventualmente previste nei contratti stipulati prima dell’entrata in vigore del decreto». Redditometro. A ottobre, salvo altre frenate provocate da proteste e polemiche e da una sperimentazione non proprio promettente, gli italiani potrebbero invece trovarsi a fare i conti con il nuovo redditometro messo a punto dall’Agenzia delle Entrate: un doppio strumento per la selezione preventiva e per le attività di controllo col quale radiografare la compatibilità tra le spese e i redditi dichiarati da 50 milioni di contribuenti. Il misuratore fiscale, non ancora del tutto a punto, valuterà sette macro aree : casa, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, attività sportive e ricreative, cura della persona, investimenti immobiliari e mobiliari
Ilsole24ore.com – 13 settembre 2012