Le previsioni in tema di organizzazione e modalità operative dei servizi veterinari sono al centro di diversi emendamenti al piano sociosanitario 2012-2016 che sono stati presentati questa mattina in consiglio regionale. Le proposte di modifica in questione accolgono in larghissima misura le osservazioni avanzate in questi mesi da Fvm e da tanta parte del mondo della veterinaria del Veneto. Complessivamente gli emendamenti pervenuti la vigilia dell’avvio della discussione in aula sono 187. Le proposte di modifica riguardano sia i 15 articoli della legge, sia le oltre 150 pagine dell’allegato che ne costituisce parte integrante. La manovra emendativa depositata non esaurisce, comunque, le possibilità di modifica del provvedimento in aula.
Il nuovo regolamento attribuisce, infatti, al relatore (Leonardo Padrin, Pdl), al controrelatore (Claudio Sinigaglia, Pd) e alla Giunta la possibilità di presentare sempre emendamenti. Da mercoledì mattina, alle 10.30, la discussione
Le proposte di modifica dei passaggi che riguardano i servizi veterinari sono state depositate dai consiglieri Pietrangelo Pettenò (Federazione della sinistra), Bruno Pigozzo e Franco Bonfante (Pd).
Una prima richiesta è che al comma 2 dell’articolo 6 della legge i servizi veterinari vengano citati “distintamente nelle tre aree funzionali Sanità animale, Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto alimenti di origine animale e loro derivati e Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche”. L’emendamento chiede l’eliminazione “della rimodulazione del modello organizzativo anche su base interaziendale” attualmente prevista nella bozza di piano. I tre distinti servizi, con altro specifico emendamento, si chiede vengano elencati anche nella parte dell’allegato che si riferisce alla rete dei dipartimenti di prevenzione.
Sempre per quanto riguarda questo capitolo si chiede che il passaggio sulla “rimodulazione su base interaziendale” dei servizi sia sostituita con la dicitura: “All’interno del Dipartimento di prevenzione delle aziende Ulss viene istituita l’Unità di progetto della sicurezza alimentare (Upsa) a cui afferiscono i tre servizi veterinari, esplicitati come Sa, Siaoa e Siapz, e il Sian, in linea con l’organizzazione regionale”.
Un altro emendamento alla legge chiede che, al punto “prevenire le zoonosi e le malattie emergenti” l’espressione “l’osservatorio epidemiologico” venga sostituita con l’indicazione “Il Centro regionale di epidemiologia veterinaria”.
Proposta di modifica, avanzata da Pettenò, anche in tema di ripartizione delle risorse. Il consigliere di Fvs chiede di destinare alla prevenzione il 10% dei fondi del Sssr invece del 5% previsto attualmente dalla bozza di Pssr.
«Ci auguriamo che il consiglio regionale voglia assumere quelle decisioni che restituiscono alla veterinaria pubblica la dignità e le condizioni necessarie per lavorare al meglio a tutela della sicurezza alimentare, della sanità e benessere animale e della salute pubblica – osserva Roberto Poggiani, segretario Fvm Veneto -. Un grazie di cuore in ogni caso a quei consiglieri che hanno compreso l’importanza della posta in gioco e se ne sono fatti interpreti con sensibilità e competenza».
Per quanto riguarda il quadro complessivo sono solo due gli emendamenti da parte di esponenti di maggioranza, uno a firma di Cristiano Corazzari della Lega Nord e uno sottoscritto dai due esponenti polesani del Pdl Mauro Mainardi e Maria Luisa Coppola: entrambi gli emendamenti mirano a salvaguardare le aree a basse densità abitativa nella distribuzione della rete ospedaliera, di allocazione dei servizi e nella definizione della geografia delle unità sanitarie locali.
Dei 185 emendamenti presentati dai gruppi di opposizione, 54 sono a firma del Pd, 45 di Italia dei Valori, 30 dell’Udc, 29 di Verso Nord, 27 della Federazione della Sinistra veneta.
Da mercoledì 13, con le relazioni iniziali del presidente della commissione Sanità Leonardo Padrin (Pdl) e del vicepresidente Claudio Sinigaglia (Pd), l’aula di palazzo Ferro-Fini entra nel vivo della discussione della nuova legge di programmazione della sanità veneta, a partire dalle ore 10.30. Il tempo complessivo di discussione del provvedimento e dei relativi emendamenti concordato da Presidente e capigruppo è di 25 ore. Si prevedono quindi almeno tre giornate di lavoro d’aula e il voto finale non prima di venerdì 15. Come al solito è possibile seguire il dibattito consiliare e il voto in diretta online, collegandosi con il sito del Consiglio (www.consiglioveneto.it)
Tutti gli emendamenti (quelli che riguardano i servizi veterinari sono da pagina 133 in avanti)
A cura ufficio stampa Sivemp Veneto – 12 giugno 2012