di Sonia Ricci. Statali e dirigenti pubblici dovranno attendere ancora un pò. Le nuove regole sui licenziamenti, la stretta sulle assenze ingiustificate, il passaggio all’Inps dei controlli sulle malattie, il ruolo unico per la dirigenza e il «telelavoro» arriveranno non prima del 2016. Quando il governo, tra gennaio e febbraio, porterà in Consiglio dei ministri l’ultimo pacchetto di decreti attuativi della riforma Madia, approvata ad agosto dal Parlamento.
Stando all’ultima tabella di marcia di Palazzo Chigi, infatti, l’approvazione dei decreti legislativi sui dipendenti pubblici – insieme a quelli sul numero unico per le emergenze (il 112) e il nuovo documento di circolazione per le auto – richiederà qualche mese in più rispetto alle attese (inizialmente il via libera era previsto entro fine 2015). Arriveranno con l’anno nuovo quindi le novità per i dirigenti.
Per loro cambierà sia il sistema di selezione (oltre al concorso servirà superare anche un altro esame) sia la durata dell’incarico che sarà di quattro anni, rinnovabile senza concorso per una sola volta, per massimo due anni purché il dirigente abbia ricevuto una valutazione positiva. Verrà superato il sistema della doppia fascia ed entrerà a regime il ruolo unico: uno per gli statali, uno per quelli delle regioni e uno per gli enti locali, che saranno scelti in base al merito e alla formazione continua. Per quanto riguarda i dipendenti, invece, i decreti introdurranno la sperimentazione di forme di co-working, smart-working e il telelavoro con orari flessibili e device digitali. Verranno poi previste forme per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro con voucher per baby-sitter, puericultrici, badanti specializzate e convenzioni con asili nido e scuole materne. Oltre alle forme di flessibilità lavorativa, i futuri decreti imporranno diverse strette per gli statali: quando scatterà un’azione disciplinare contro un dipendente non potranno più passare 100 giorni e soprattutto non sarà possibile che tutto si concluda con un nulla di fatto, altrimenti a rimetterci sarà il dirigente responsabile. Il procedimento dovrà essere infatti portato avanti senza escludere il licenziamento. Novità in arrivo anche per i certificati di malattia: le visite fiscali saranno affidate all’Inps (e non più alle Asl) che diventerà un vero e proprio polo unico per i controlli.
Il Messaggero – 1 novembre 2015