Quarantacinque idee per andare oltre gli spot pubblicitari e le consultazioni mediatiche: i sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil ‘sfidano’ il governo e mettono ‘on line’ una riforma “gia’ pronta” della Pubblica amministrazione che sarà discussa nelle assemblee dei lavoratori a partire dal 23 maggio prossimo.
E’ una nota congiunta dei segretari generale di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, a rispondere così alla lettera inviata dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, e dal ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, ai dipendenti delle Pa.
”Più che una sfida, lanciamo un’opportunità: aprire una fase di riforma partecipata. Fare finalmente la spending review per riqualificare la spesa, eliminare sacche di spreco e investire in servizi efficienti”, dicono offrendo a A Renzi e Madia la possibilità “di ripensare l’offerta di servizi partendo dal lavoro, con un confronto ancora possibile”, nonostante 5 anni di blocco del contratto nazionale “e la troppa propaganda negativa”.
Una risposta dettagliata, dunque, quella inviata; 45 punti che formano da soli gia’ una riforma che vanno dall’apertura alla discussione sulla modifica dell’istituto della mobilità volontaria e obbligatoria a quella sulla semplificazione e maggiore flessibilità delle regole sul turn over , passando dall’ampliamento a tutta la Pa della centrale unica per gli acquisti alla super semplificazione del processo legislativo. E che si chiude con una contro domanda al Governo: “sicuri di poter chiedere sforzi e uno scatto di modernità a un pubblico impiego impoverito e demotivato da 5 anni di blocco? Senza la riapertura della contrattazione nessuna vera riforma è possibile perche’ il contratto è uno strumento di governo dei processi di riforma”.
Labitalia – 21 maggio 2014