Il video, dal titolo 98% Human, evidenzia la disperazione dei primati utilizzati nell’industria pubblicitaria e cinematografica. Ch ora possono essere sostituiti da animali riprodotti al computer
Non ne può più e decide di suicidarsi puntandosi una pistola alla gola. La scimmia protagonista del nuovo spot Peta, creata interamente al computer, è stata costretta a lavorare all’interno di film e spot pubblicitari e la sua vita è stata resa un inferno dagli uomini, tanto da essere spinta a farla finita. La voce fuori campo è quella dell’attore Adrien Brody e il suo sguardo è dannatamente umano. Il messaggio dell’associazione no profit Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) è di condanna verso l’utilizzo delle scimmie sui set, spesso maltrattate durante gli addestramenti lontano da occhi indiscreti.
A parlarne e a raccontare la genesi dello spot 98% Human è l’Associate Creative Director italiano Alessandro Fruscella, che lavora nel team di creativi dell’agenzia di fama internazionale BBDO New York. “L’idea dello spot è nata pensando alla vita di questi animali – spiega Fruscella. Il titolo dello spot, 98% Human, fa leva proprio su quello. Pensare che questi animali, così simili a noi, possano essere maltrattati e sfruttati per anni per poi finire confinati in gabbie troppo piccole è qualcosa che fa venire i brividi. L’idea era quella di scioccare il pubblico portandolo a rispondere alla domanda ‘”Faresti questa vita?” Inoltre, abbiamo dimostrato che non c’è bisogno di utilizzare animali veri: le nuove tecnologie permettono di ricreare un modello CGI (Computer Generated Image, n. d. r.) estremamente fedele alla realtà”. Tanto che lo sguardo e le espressioni della scimmia protagonista dello spot non sembrano affatto create in digitale. La post produzione del video è stata affidata a The Mill di New York, una delle migliori case di effetti speciali e post produzione.
“Nel 2011 Peta ha chiesto ad alcuni dei network pubblicitari più importanti di firmare una Pledge (Patto) contro l’uso delle scimmie in pubblicità – continua Fruscella. Anche se sul set questi animali vengono trattati con il massimo riguardo e nonostante siano sempre presenti i rappresentanti di associazioni che salvaguardano i diritti degli animali, lontano da occhi indiscreti vengono picchiati e maltrattati per essere addestrati”.
Come spiega l’Associative Creative Director, “queste scimmie spesso vengono strappate alle madri quando hanno pochi giorni di vita – avvenimento che lascia entrambe traumatizzate – ma quando raggiungono gli 8 anni diventano troppo forti e pericolose e a quel punto, non essendo più ‘utilì all’industria cinematografica e pubblicitaria, vengono vendute a laboratori di vivisezione, circhi e zoo dove spesso si fermano per il resto della loro esistenza tra degrado, solitudine e sofferenza. Un ergastolo e una condanna alla solitudine forzata che può durare anche 60 anni”.
I creativi di BBDO hanno scelto di informare tutte le altre agenzie pubblicitarie sugli abusi riservati a questi animali, il cui DNA è al 98% simile a quello umano. Considerazione che ha ispirato il titolo dello spot Peta. Il progetto è stato sviluppato da Fruscella (anche copywriter) in collaborazione con l’Art Director Daniel Aykurt e con la supervisione dell’Executive Creative Director Toygar Bazarkaya.
Oltre allo spot – trasmesso finora in diverse sale cinematografiche americane – la BBDO ha messo in atto l’operazione PetaAutoCorrect: su tutti i computer dell’agenzia è stata alterata la funzione AutoCorrect di Microsoft Word. “Questo perché è proprio sugli script che la parola scimmia appare per la prima volta – commenta Fruscella – Quando un creativo digita ‘Ape’, ‘Gorilla’, ‘Chimpanzee” e simili su un documento, ancora prima di presentarlo, il testo si modifica e viene lanciato il monito di non ideare spot con scimmie tra i protagonisti”. La funzione è a disposizione di tutti i creativi e per installarla sull’intero network dell’agenzia ci vuole giusto qualche ora.
Il corto 98% Human è stato iscritto al Cannes Lions – il Festival che premia le iniziative più interessanti del panorama creativo in programma dal 16 al 22 giugno in Francia – nelle categorie Film e sottocategoria Public Awareness, Film Crafting e sottocategorie Casting, New Technologies e Integrated; Direct e sottocategoria Best integrated led by Direct.
Repubblica – 21 maggio 2013