Sono state riscontrate ulteriori positività per presenza di virus dell’epatite A in confezioni di frutti di bosco surgelati marchio:
Abetone Frutti di bosco – ditta Danti Giampiero & C, numero lotto: BZ 18913
Si invitano tutti i consumatori, eventualmente ancora in possesso dei prodotti specificati, a consegnarli alle autorità sanitarie locali competenti per territorio.
Si rinnova, inoltre, la raccomandazione di consumare i frutti di bosco surgelati sempre previa cottura, ad esempio, facendoli bollire per almeno 2 minuti.
Epatite A, il punto della situazione
I dati delle notifiche pervenute al Ministero della salute, integrati con i dati del Sistema Epidemiologico Integrato dell’Epatite Virale Acuta (SEIEVA) dell’Istituto superiore di sanità (ISS), mostrano, da gennaio 2013, un importante incremento del numero dei casi di epatite A, rispetto agli anni precedenti.
A seguito di tale aumento di casi umani di epatite A, osservato soprattutto nelle regioni del centro-nord Italia, il Ministero della salute ha attivato una task force composta da esperti dello stesso Ministero, dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (IZSLERL), Centro di referenza nazionale dei rischi emergenti in sicurezza alimentare. Lo scopo della task force è di individuare la possibile fonte di contaminazione, confermare le ipotesi di sospetta correlazione con il consumo di frutti di bosco surgelati e adottare le migliori strategie integrate di controllo.
Il 23 maggio 2013 il Ministero della salute ha emanato una Circolare indirizzata agli Assessorati alla sanità delle Regioni e Province autonome e agli Uffici periferici del Ministero preposti ai controlli all’importazione degli alimenti di origine vegetale, per rafforzare le misure di sorveglianza sui casi e avviare indagini mirate sul territorio nazionale.
Nelle Regioni dove è stato riscontrato un maggiore incremento del numero dei casi, si è provveduto ad attivare studi analitici di tipo caso-controllo per meglio indagare i possibili fattori di rischio implicati nella diffusione della malattia. Lo studio ha messo in evidenza una forte correlazione con il consumo di frutti di bosco surgelati assunti tal quali. Sono stati eseguiti numerosi controlli di laboratorio che ad oggi hanno permesso di identificare la contaminazione da virus dell’epatite A in 4 lotti di prodotti differenti, per i quali sono state diramate le notifiche di allerta. Le Aziende Sanitarie Locali hanno verificato che gli operatori interessati abbiano adottato le misure di ritiro e richiamo per i consumatori. Per due ulteriori lotti sono state riscontrate positività su confezioni aperte, pertanto sono in corso le indagini per stabilire le cause della contaminazione.
Il 26 giugno 2013, è stata, inoltre trasmessa alle Regioni la Nota prot. n. 27588, destinata primariamente ai Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione, mirata a rafforzare la sorveglianza sulle matrici alimentari e a fornire appostite schede di rilevazione.
Il 29 luglio sono state fornite, con Nota prot. n. 32593 ,ulteriori indicazioni per il controllo ufficiale in frontiera e sul territorio. Tali indicazioni sono utili anche ad orientare l’attività di autocontrollo, responsabilità dell’operatore del settore alimentare.
In seguito alla pubblicazione della Circolare del 23 maggio 2013, sono pervenute al Ministero e al CNESPS dell’Istituto Superiore di Sanità 382 segnalazioni di casi di epatite A, di cui il 35% riferisce di aver consumato frutti di bosco surgelati.
Le analisi relative ai fattori di rischio sono ancora in corso e, pertanto, tali dati potrebbero subire delle variazioni.