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Quanto ne sanno gli italiani di antibiotici? il 60% degli italiani pensa che uccidano anche i virus. La fotografia del sondaggio dell’Eurobarometro

Quanto ne sappiamo di antibiotici? Poco, a giudicare dai risultati del sondaggio di Eurobarometro realizzato per conto dalla Commissione Europea. Dopo tre anni è stato riproposta un’intervista a circa 28.000 persone dell’UE28, a un campione di persone che comprendeva 1000 italiani. Secondo il 60% dei nostri concittadini intervistati gli antibiotici uccidono i virus (EU28: 46%), mentre il 38% pensa di poterli usare contro raffreddore e influenza.

Le conoscenze migliorano quando si affronta l’argomento degli effetti collaterali: in Italia 56% degli intervistati sa che può causare diarrea e il 58% che l’utilizzo indiscriminato può renderli inefficaci (le percentuali a livello europeo non si discostano da quelle italiane).

Un numero di italiani superiore rispetto ai valori riscontrati in Europa (21% contro 15%), ritiene che l’assunzione di antibiotici possa essere interrotta quando “ci si sente meglio”. Nonostante queste conoscenze errate il dossier evidenzia che i medici italiani sono quelli più attivi a livello europeo nel trasmettere le informazioni sull’utilizzo consapevole (62% contro 32%). Solo il 3% degli italiani ritiene unafonte di informazione affidabili la famiglia, gli amici e l’infermiere, mentre ci si fida di più del medico, del farmacista e di un ospedale (rispettivamente il 77, 22 e 19%). Il 15% di italiani ed europei ritiene che un sito web istituzionale possa fornire  informazioni corrette.

Per quanto riguarda l’uso degli antibiotici in agricoltura e allevamento, il 39% degli italiani sa che negli allevamenti ne è proibita la somministrazione per stimolare la crescita (in EU28 lo sanno il 36% degli intervistati). Alla domanda:”gli animali da allevamento ammalati devono esser trattati con antibiotici se questo è il trattamento più appropriato”? Il campione è diviso a metà tra chi è favorevole e chi è contrario. In Europa, invece, prevale la posizione a favore che raccoglie il 56% delle risposte del campione complessivo. Analizzando i risultati ottenuti si vede che a tre anni dal primo sondaggio le conoscenze generali sugli antibiotici sono ancora scarse. Come nel 2013, solo un quarto (24%) degli europei è in grado di dare la risposta corretta a quattro domande. Si è visto inoltre che chi possiede più conoscenze in merito, tende a ridurre l’uso degli antibiotici. L’obiettivo è  di dare informazioni in modo da cambiare i risultati futuri verso una maggiore consapevolezza.

Il Fatto alimentare – 6 luglio 2016 

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