Nell’edizione europea di oggi il Wall Street Journal decide di aprire parlando dell’Italia. L’occasione sono le elezioni, ma il titolo è dedicato alle diseguaglianze tra le generazioni. L’articolo si concentra sui “forty-something”, ossia i quarantenni “e qualcosa”, sottolineando come sia proprio su queste generazioni che sta cadendo il peso dell’austerità.
L’aliquota marginale (ossia quella applicata sull’ultimo scaglione) per un reddito di 30mila euro era del 25% vent’anni fa ed è del 38% oggi.
Il quotidiano americano cita uno studio realizzato dall’Università di Verona insieme alla Banca d’Italia, dal quale emerge tra l’altro che un italiano nato nel 1970 nel corso della sua vita pagherà tra tasse e contributi il 50% rispetto ad un italiano nato appena 18 anni prima, nel 1952. Un grosso peso lo ha il passaggio del sistema previdenziale da retributivo a contributivo. Tra l’altro, spiega Paolo Pertile, ricercatore dell’Università di Verona, “non abbiamo tenuto conto delle ultime riforme delle pensioni”.