Dopo la riunione dell’Unità di crisi centrale del 16 gennaio, la Regione Veneto ne invia i verbali ufficiali che individuano le “nuove” zone a rischio rabbia soggette a vaccinazione antirabbica dei cani e degli animali da reddito condotti all’alpeggio. In attesa dell’emanazione della nuova ordinanza ministeriale sulla rabbia (quella precedente del 26/11/09 è scaduta a dicembre), il Ministero della Salute aveva raccomandato, con propria nota del 12 gennaio 2012, di “proseguire la vaccinazione dei cani residenti nelle zone a rischio come definite dall’Unità di Crisi”. La nota regionale precisa ora che per la vaccinazione dei cani nelle Province di Belluno, Treviso e Vicenza i territori interessati, nei quali “verrà mantenuto l’obbligo di vaccinazione” sono da intendersi gli stessi di cui alla Opgr 254 del 24/11/2009.
Quindi gli stessi comuni dei due anni scorsi esclusi quelli della Provincia di Venezia. La vaccinazione dovrà essere effettuata per tutti i cuccioli nonché per i soggetti adulti con vaccinazione scaduta. Verrà mantenuto l’obbligo di vaccinazione per i cani provenienti dal territorio nazionale e diretti verso le Province autonome di Trento e Bolzano, la Regione Friuli Venezia Giulia, le Province di Belluno, Treviso e Vicenza.
Quanto alla vaccinazione degli animali da reddito, la vaccinazione sarà obbligatoria per tutti i capi condotti in alpeggio nella sola provincia di Belluno. Nel territorio della provincia di Trento tale obbligo permane per i capi condotti in alpeggio nei Comuni di Mezzano, Imer, Fiera di Primiero, Transacqua, Tonadico, Siror, Canal S.Bovo e Sagron Mis. Per quanto riguarda la Provincia autonoma di Bolzano e la Regione Friuli Venezia Giulia gli animali da reddito da sottoporre a vaccinazione obbligatoria saranno rispettivamente quelli dei Comuni di Sesto e Dobbiaco per Bolzano, mentre per i Comuni della Carnia confinanti con il bellunese saranno quelli di Forni di Sopra, Sauris, Forni Avoltri e Prato Carnico.
Non appena verrà pubblicata la nuova ordinanza ministeriale sulla rabbia (il Ministero ha comunicato che dovrebbe avvenire “a breve”), la Regione Veneto provvederà a “recepirla” con proprio provvedimento, fornendo nel contempo le dovute indicazioni operative territoriali