Le risorse per le integrazione dei salari sono cresciute di 10 volte, ma gli ultimi quattro anni di crisi hanno assorbito quasi il 60 per cento dei soldi stanziati tra il 2002 e il 2012. Complessivamente, le spese dopo il 2008 sono schizzate del 108 per cento sul quadriennio precedente.
Ci sono numerosi indicatori utili per raccontare un momento economico di un Paese. Oltre quelli tradizionali, come il tasso di disoccupazione o l’andamento del Prodotto interno lordo, un periodo di crisi e recessione ha delle ricadute su altri centri nevralgici del sistema economico dello Stato. Quanto sia stato difficile l’ultimo periodo per l’Italia è testimoniato ad esempio dal fatto che la spesa per i trattamenti di disoccupazione, in 10 anni, è più che raddoppiata
Nello stesso periodo il trattamento d’integrazione salariale straordinaria è cresciuto di 10 volte. Complessivamente, le prestazioni per il mantenimento al reddito, lo scorso anno, sono arrivate a sfiorare i 10 miliardi di euro, con una crescita del 230,8% in dieci anni. E’ il quadro che risulta dai dati, elaborati dall’agenzia Adnkronos, contenuti nelle tabelle dell’ultimo rapporto annuale dell’Inps.
L’istituto di previdenza – dal 2002 al 2012 – ha erogato 58,5 miliardi di euro in prestazioni per il mantenimento del salario. La crisi ha avuto un peso determinante nell’andamento della spesa: infatti negli ultimi 4 anni sono state assorbite oltre la metà delle risorse complessive stanziate negli ultimi 10 anni (il 57,2%). L’andamento dei trattamenti di disoccupazione, d’integrazione salariale straordinaria, della mobilità, ha registrato un trend costante dal 2002 fino al 2008. Successivamente, con l’inizio della crisi economica, si è verificata una forte impennata: negli ultimi 4 anni le spese complessive sono aumentate del 108% rispetto al quadriennio precedente.
Tornando al confronto con il 2002, si è registrato un forte incremento, in particolare, per i trattamenti di disoccupazione, che sono aumentati del 115,6%; negli ultimi quattro anni la crescita è stata del 158,7% rispetto al quadriennio precedente. Nell’ultimo anno la spesa per le voci ‘standard’ è stata di 2,5 miliardi, mentre la quota a carico della ‘gestione prestazioni temporanee’ è stata di 5 miliardi, per un totale di 7,5 miliardi.
Passando alle altre voci che compongono la spesa destinata alle prestazioni per il mantenimento del salario, l’incremento maggiore si è registrato per i trattamenti d’integrazione salariale straordinaria, che in 10 anni sono cresciuti del 998,5%. Durante la crisi la crescita è stata del 307,8% rispetto ai quattro anni prevedenti, arrivando lo scorso anno a quota 4,4 miliardi.
Infine i trattamenti di mobilità ha registrato una crescita, dal 2002 al 2012, del 104,6% con una spesa arrivata a quota 2.825 miliardi. L’incremento, durante la crisi, è stato ‘solo’ del 44,6%. Nel 2012 la spesa, rispetto all’anno precedente, è cresciuta del 17,1% per i trattamenti di disoccupazione, del 17,2% per i trattamenti d’integrazione salariale straordinaria e del 15,7% per i trattamenti di mobilità, per una spesa complessiva che registra un +16,8%.
Repubblica -22 luglio 2013