Lettere “pazze” anche sulle quattordicesime. Tra le comunicazioni che l’istituto di previdenza ha inviato a quei pensionati che hanno percepito nel 2009 questa somma aggiuntiva senza averne diritto – parliamo di 200mila lettere – circa 2mila riportano degli errori o nella data o fanno riferimento alla dichiarazione dei redditi sbagliata.
La conferma è arrivata dal responsabile della Direzione centrale pensioni dell’Inps Gabriele Uselli, intervenuto questa mattina alla trasmissione «Coffee break» su La7.Lo stesso Uselli ha però chiarito che in questi casi l’istituto ha provveduto a inviare delle nuove lettere, con l’indicazione: «sostituisce la precedente». Il responsabile dell’Inps ha poi sottolineato la difficoltà di concedere una somma aggiuntiva sulla base dei redditi presunti. Cosa che, ha sottolineato, è inevitabile, considerato che la “quattordicesima” è corrisposta con la mensilità di luglio, quando ancora non sono a disposizione i datri reddituali “finali”. In base alla legge del 2007, il pagamento a luglio è “preferibile”. Una soluzione, ha concordato Uselli, potrebbe essere dunque quella di posticipare la concessione dell’integrazione verso la fine dell’anno, quando il reddito del pensionato è definito, evitando così di dover chiedere indietro i soldi alle persone. La verifica sulla somma aggiuntiva percepita nel 2009 A giugno l’Inps – come ha anticipato Il Sole 24 Ore – ha effettuato delle verifiche su chi nel 2009 ha beneficiato della “quattordicesima”. Si tratta di un’integrazione annuale alla pensione, prevista da una legge del 2007, non tassata, che viene riconosciuta al pensionati con trattamenti non superiori a 700 euro mensili e con un’età pari o superiore a 64 anni. Parliamo di una somma aggiuntiva che va da 336 a 504 euro. A circa 200mila persone l’istituto ha mandato o sta mandando delle lettere in cui li mette al corrente che, a seguito del confronto tra quanto erogato sulla base dei redditi presunti e quanto effettivamente spettante, verrà recuperato quanto corrisposto in più, con trattenute che saranno applicate a partire dalla pensione di novembre, in 12 rate mensili. Mastrapasqua , presidente Inps: recupero con 12 euro al mese Il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua ha ricordato che l’istituto di previdenza «obbedisce alle leggi dello Stato ma può fare in modo di recuperare le quattordicesime nel modo più indolore possibile. Lo faremo in 24 mesi, anziché 12 – ha aggiunto Mastrapasqua – per consentire a tutti di avere una trattenuta bassa evitando un impatto negativo. Sono circa 300 euro diviso 24, quindi 12 euro al mese».
ilsole24ore.com – 21 settembre 2012