Regionali 2015. Il Sivemp scrive ai candidati presidenti: più attenzione a sanità pubblica e prevenzione
Nei programmi del prossimo governo regionale dovranno trovare uno spazio adeguato i temi della sanità pubblica e della prevenzione. Questa la sollecitazione contenuta nella lettera aperta che il segretario regionale Sivemp, Franco Cicco, ha scritto ai candidati alla presidenza della Regione Veneto. La segreteria del sindacato dei veterinari pubblici, che sta incontrando in queste settimane gli aspiranti governatori, ha voluto così far conoscere ai futuri amministratori le problematiche che interessano la veterinaria pubblica della nostra Regione. “I servizi veterinari delle Ulss, cui sono affidate le funzioni di tutela della sanità animale e della sicurezza alimentare – si sottolinea nella lettera – hanno un ruolo centrale nella promozione dello sviluppo economico, sanitario e sociale del Veneto”. Eppure “i veterinari pubblici in servizio nelle nostre aziende sanitarie sono oggi circa 350: il 6% del totale nazionale, mentre, di contro, effettuano oltre il 16% dei controlli del piano nazionale residui”.
E continua: “Questo cronico sottodimensionamento degli organici dei servizi veterinari rischia di minare il sistema dei controlli in sanità pubblica e sicurezza alimentare nonché quella eccellenza dell’agroalimentare veneto che da più parti viene riconosciuta”. A chi si candida a guidare la nostra Regione nei prossimi anni, quindi, il Sivemp chiede “una maggiore attenzione, dotazioni organiche e strutture organizzative adeguate alle complessità che siamo chiamati ad affrontare”.
Di seguito il testo integrale
SIVeMP – segreteria regionale del Veneto – Elezioni regionali 31 maggio 2015
LETTERA APERTA AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE VENETO
Illustrissimi candidati alla presidenza della Regione Veneto,
nella mia veste di segretario regionale del Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica, sigla maggiormente rappresentativa nel Veneto dei medici veterinari dipendenti del Servizio sanitario, mi rivolgo a ciascuno di voi per segnalare le criticità che interessano la sanità veterinaria pubblica della Regione che vi candidate a governare. I servizi veterinari delle Ulss, cui sono affidate le funzioni di controllo e tutela della sanità animale e della sicurezza alimentare, hanno un ruolo centrale nella promozione dello sviluppo economico, sanitario e sociale del Veneto. Riteniamo quindi importante e indispensabile che nei programmi di governo regionale trovino uno spazio adeguato i temi della sanità pubblica e della prevenzione.
La nostra regione è leader nel settore agroalimentare, segmento produttivo che rappresenta un decimo del suo Pil totale, con un peso rilevante a livello nazionale. Ora se questo settore ha potuto reggere alle crisi che si sono succedute nel tempo, dalla “mucca pazza”, all’emergenza diossina, dalla West Nile disease all’ultimo focolaio di influenza aviaria di Rovigo, stroncata sul nascere, molto è dipeso dall’impegno dei veterinari pubblici veneti che hanno operato e operano quotidianamente “sul campo” con professionalità, confrontandosi con allevatori, agricoltori, operatori del settore alimentare, consumatori.
A chi si candida a guidare la nostra Regione nei prossimi anni, chiediamo quindi oggi una maggiore attenzione, dotazioni organiche e strutture organizzative adeguate alle complessità che siamo chiamati ad affrontare.
I veterinari in servizio nelle Ulss del Veneto sono oggi circa 350. Rappresentano quindi il 6% del totale nazionale dei veterinari pubblici, mentre, di contro, effettuano oltre il 16% dei controlli del piano nazionale residui. Il Veneto è secondo solo alla Lombardia per patrimonio zootecnico e volume agroalimentare, ma come numero di veterinari pubblici si trova addirittura al settimo posto tra le Regioni italiane. Questo cronico sottodimensionamento degli organici dei servizi veterinari veneti rischia di minare il sistema dei controlli in sanità pubblica e sicurezza alimentare nonché quella eccellenza degli operatori agroalimentari veneti che da più parti viene riconosciuta.
Non è svilendo l’organizzazione dei servizi veterinari che si investe in prevenzione. Alla complessità e all’importanza di questi obiettivi e di tutti gli altri livelli essenziali di assistenza (Lea) deve corrispondere un’adeguata organizzazione dei servizi e delle strutture che sono chiamati a garantirli.
Confidiamo, quindi, che qualsiasi sia il vostro ruolo nel prossimo governo regionale, la prevenzione abbia la considerazione che merita. A garanzia della salute pubblica e delle produzioni agroalimentari.
Il segretario regionale SIVeMP
Franco Cicco
10 aprile 2015