Dopo che a fine febbraio il pm Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto il giudizio immediato per tutti, il suo difensore Marco Vassallo ci ha provato: si è presentato nell’ufficio del magistrato torinese e ha chiesto di poter patteggiare un anno di reclusione per Lucio Fadelli, il 59enne dirigente regionale della Direzione Ragioneria e Tributi arrestato quattro mesi fa per associazione a delinquere e turbativa d’asta nell’indagine sul bollo auto.
«Non perché il mio cliente abbia ammesso alcunché, lui si continua a professare innocente – spiega il legale – semplicemente voleva chiudere il più velocemente possibile questa storia». E invece Fadelli dovrà aspettare i tempi del giudizio ordinario, visto che il pm ha bocciato la richiesta, dicendosi disponibile ad accogliere solo una pena decisamente più alta. Un diniego che allontana ancora i tempi della libertà per il dirigente di Palazzo Balbi, tuttora agli arresti domiciliari. Bassi ha invece dato l’ok al patteggiamento dell’ex direttore della Gec, la società che continua a gestire la riscossione del bollo auto per la Regione Veneto, Aldo Magnetto (3 anni e mezzo) e del dipendente Aldo Goffi (un anno e cinque mesi). Gli altri 11 imputati — oltre a Fadelli ci sono anche il direttore per il Triveneto della Engineering Spa di Padova Antonio Rigato e il responsabile per il Veneto della Gec Matteo Catto — inizieranno invece il processo il prossimo 4 giugno
Corriere del Veneto – 10 aprile 2013