Spending review, decreto Balduzzi, Piano socio sanitario: sulla sanità veneta sta per abbattersi un vero e proprio tsunami di nuove regole, modelli, norme, standard, destinati a rivoluzionare il pianeta salute di questa regione anche e soprattutto alla luce dei continui tagli ai budget disposizione delle UsI e delle Aziende ospedaliere. «Si è resa necessaria la creazione di un tavolo tecnico che integri le diverse competenze dei settore, disegnando, rispetto a queste novità, una sorta di road map» ha spiegato martedì il governatore Luca Zaia, dopo che già in una delle ultime sedute di agosto la giunta aveva deciso di attribuire all’Agenzia regionale socio sanitaria (l’Arss) il compito di assistere i Dg delle Usl nella predisposizione dei modelli e degli standard per l’attività sanitaria territoriale.
Anche in relazione alle schede che presto dovrebbero approdare in consiglio, e di quelli dedicati ai servizi chirurgici, all’attività in day surgery ed in week surgery.
L’Arss, che per assolvere al suo nuovo compito (salvifico, verrebbe da dire, visto che stavano per chiuderla perché «inutile») ha ricevuto 200 mila euro di finanziamento, dovrà occuparsi anche del monitoraggio dell’attività sanitaria ospedaliera e territoriale e rilevare periodicamente i costi delle prestazioni.
Nell’incessante tentativo di risparmiare fino all’ultimo centesimo, l’assessore alla Sanità Luca Caletta ha poi chiesto ed ottenuto l’approvazione in giunta del taglio del 10%, rispetto al 2011, dei ricoveri relativi ad un lungo elenco di prestazioni che, si legge in delibera, potrebbero essere rese tranquillamente in ambulatorio e sono pertanto «ad alto rischio di non appropriatezza», il che significa «inutili». Si va dalla cataratta ad alcuni tipi di ernia, dall’amputazione delle dita della mano a quella delle dita dei piedi, dalla litotripsia ai calcoli renali alla ricostruzione delle articolazioni.
«II mancato rispetto della riduzione – si legge in delibera – comporta l’abbattimento del 65% della tariffa prevista per il ricovero diurno ».
Intanto, sempre a causa del la spending review, Cgil, Cisl e Uil annunciano una manifestazione unitaria per mercoledì prossimo in tutti i capoluoghi e di fronte al consiglio regionale, per protestare contro i tagli del 5% imposti ai contratti di pulizia e ristorazione negli ospedali. «Un’ondata massiccia nel giro di pochi mesi travolgerà le condizioni di centinaia di lavoratori tra i più poveri e già in difficoltà e incrinerà la qualità di importanti servizi all’interno delle strutture sanitarie – scrive la Cgil in una nota -. La preoccupazione è molto forte anche perché i tagli in questi settori si stanno dimostrando assai più pesanti del 5% fissato a livello generale ed in alcuni casi arriverebbero a comportare l’abbattimento delle ore lavorative di addetti al pulimento fino ad ingaggi di 1 ora al giorno».
Le misure adottate
Dal day surgery all’ambulatorio
La Regione ha stilato un elenco di prestazioni, che oggi vengono rese in regime di ricovero diurno che dovranno essere prestate in ambulatorio
Taglio dei ricoveri o taglio delle tariffe
La delibera prevede che le strutture che non si adegueranno alla riduzione dei 10% saranno punite con un taglio del 65% della tariffa prevista per il ricovero
La giungla di norme e il tavolo tecnico
E’ stato creato un tavolo tecnico che avrà il compito di armonizzare le novità introdotte dal decreto Balduzzi dal Piano socio sanitario e dalla spending review
Il nuovo ruolo dell’Arss assistenza e controllo
L’Agenzia regionale socio sanitaria dovrà aiutare i direttori generali ad applicare i nuovi standard e modelli previsti e monitorare i costi delle prestazioni
Corriere del Veneto – 12 settembre 2012