Il pacchetto di misure si chiama “Tornare alla terra”. In tutto vale oltre 800 milioni di euro l’elenco dei provvedimenti destinati all’agricoltura contenuto nella legge di Stabilità. Le due voci più corpose sono quelle relative all’esenzione dell’Imu e all’azzeramento dell’Irap. «Siamo davanti a scelte – spiega il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, – che, grazie al combinato disposto dell’abolizione dell’Imu e dell’Irap agricola, consentono un abbattimento di tasse a favore degli agricoltori che non si vedeva da tempo». Il beneficio fiscale per il settore deriva dai circa 400 milioni in meno in termini di imposte, dovuto all’eliminazione dell’Imu.
La legge di Stabilità disciplina e riordina la tassazione, prevedendo che coltivatori diretti e imprese agricole siano tutti esentati dall’Imu sui terreni, indipendentemente che si trovino in comuni montani, semi montani o in pianura. Vengono cioè superati i criteri di catalogazione dell’Istat, che prestavano il fianco: grazie alla tabella dell’Istituto di statistica a godere dell’esenzione erano anche i terreni, i cui proprietari non sono né coltivatori né imprenditori agricoli in comuni a livello del mare e in pianura. «Da adesso in poi l’esenzione è estesa a tutte le aziende agricole, anche in pianura, oltre che per i terreni delle aree svantaggiate e delle aree montane. I vecchi criteri altimetrici sono così superati», precisa Martina. L’altra misura che garantisce ossigeno è l’azzeramento, a partire dal 2016, dell’Irap. Una sforbiciata che vale altri 200 milioni di euro. «L’obiettivo è tutelare il reddito degli agricoltori abbattendo le imposte sui fattori di produzione e accompagnare così quei settori come, per esempio, la zootecnia che necessitano di un sostegno».
Nella legge di bilancio figura anche un finanziamento di 140 milioni di euro per il programma di agevolazioni assicurative contro le calamità naturali, che colpiscono coltivazioni e impianti. La misura servirà a coprire una parte consistente delle polizze sottoscritte dagli agricoltori. Il ministero dell’Agricoltura ha, inoltre, presentato a Bruxelles un piano operativo nazionale, che vale 1,6 miliardi di euro da destinare alle agevolazioni assicurative nel periodo 2015-2020. Agli agricoltori sono assegnati anche 45 milioni sotto forma di incentivo alla rottamazione di trattori e macchine agricole. Il fondo è istituito presso l’Inail e serve a finanziare l’acquisto di nuovi mezzi.
Sul fronte del piano latte, predisposto dal ministro Martina, viene confermato l’aumento della compensazione Iva da 8,8% a 10% per i produttori di latte fresco. La misura si traduce in un risparmio fiscale per le aziende del settore che vale circa 0,5 centesimi per ogni litro venduto. Il provvedimento ha un valore complessivo di 32 milioni. Il disegno di legge di Stabilità indica gli interventi per snellire gli enti che dipendono dal ministero dell’Agricoltura. «Nel 2014 sono stati accorpati il Cra e l’Inea nel nuovo Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Crea, ndr) ed è stata soppressa l’ex Agensud. Ora incorporiamo – anticipa Martina – nell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea, ndr) sia l’ente di sviluppo agroalimentare (Isa, ndr) sia la Società di gestione fondi per l’agroalimentare (Sgfa, ndr)». La razionalizzazione dovrebbe garantire efficienza e un paio di milioni di euro di risparmi.
In attesa della cura sul capitolo enti, il governo tra qualche giorno definirà, invece, l’ingresso del ministero dell’Economia nell’azionariato di Arexpo. La ricapitalizzazione di circa 40 milioni di euro dovrà garantire la destinazione futura dell’area che ha ospitato l’esposizione universale.
Il Corriere della Sera – 18 ottobre 2015