Brunetta: “Titoli solo per concorsi specializzati“
Il Ministro conferma che i titoli non varranno per tutti i concorsi pubblici. Le esperienze professionali saranno richieste soltanto per specifici concorsi, per i quali si accede a profili altamente specializzati. L’esperienza, da valutare in ogni caso in seguite alle prove, sarà valutata come punteggio aggiuntivo. È probabile che un prossimo provvedimento chiarirà meglio tale aspetto.
Concorsi pubblici: cosa cambia
Per i concorsi “generici” continueranno, dunque, a non essere previsti titoli. Sono state confermate dal ministro le ulteriori novità della riforma. Tra queste, le modalità digitali, per agevolare le procedure concorsuali su tutto il territorio nazionale. Le prove, comunque, si terranno di presenza. infatti, queste potranno sostenersi nelle varie sedi fieristiche distribuite per l’Italia, con la presenza e la costante vigilanza della Protezione civile. Addio ai quiz di logica e matematica, ragionamento numerico e di calcolo nelle preselettive dei concorsi pubblici. Confermati, invece, quelli di diverso tipo a seconda del relativo bando, con successiva prova scritta ed eventuale prova orale.