Le confederazioni sindacali, fra cui COSMeD, sono state convocate dal Ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, per un incontro sulla riforma della pubblica amministrazione che si terrà il 12 giugno alle ore 10.30. Il ministero invierà a breve alle confederazioni un documento illustrativo delle tematiche in questione
Il ministero della Pubblica amministrazione, guidato da Marianna Madia, ha convocato i sindacati per giovedì 12 giugno alle 10.30 per una riunione con il ministro sugli “interventi di riforma della Pubblica amministrazione”. Lo si apprende da fonti sindacal secondo cui l’appuntamento avrà all’ordine del giorno la riforma che verrà poi discussa il giorno successivo in Consiglio dei ministri. I tre punti della riforma voluta dal governo Renzi, espressi in una lettera ai dipendenti statali, poggiano “sul capitale umano, sui tagli agli sprechi della Pa e sugli open data come strumento di trasparenza e innovazione”.
Dirigenti e personale. L’esecutivo propone l’introduzione di un ruolo unico dirigenziale, senza più la divisione in prima e seconda fascia. Si stringeranno poi le maglie per la valutazione delle performance dei dirigenti statali, con un tetto agli stipendi massimi di 240mila euro. Si è parlato molto di esuberi, ma per il premier non sarebbero all’ordine del giorno: “La riforma non parte dall’esigenza di risparmiare, ma dall’efficienza del servizio” aveva detto Renzi lo scorso 29 aprile. Tuttavia tra gli obiettivi del governo c’è un “ringiovanimento selettivo e strategico” del personale, forse anche attraverso una procedura di prepensionamenti. Il ministro Madia punta anche sullo sblocco del turn over, attualmente al 20% (un ingresso ogni cinque uscite).
Enti. Renzi vuole aggregare gli “oltre venti enti di ricerca che svolgono funzioni simili, per dare vita a poli di eccellenza”. Nel progetto c’è anche la riorganizzazione delle Authority, con l’obiettivo di sopprimere la Covip, che vigila i fondi pensione, con le competenze che passeranno a Bankitalia. Aci, Pra e Motorizzazione civile verranno accorpati e le cinque scuole dell’amministrazione diverranno una. Anche per le Sovrintendenze è previsto uno snellimento, mentre le Prefetture verranno ridotte a un massimo di quaranta.
Pin del cittadino. “Oggi la Pa parla tredici linguaggi diversi e il cittadino ha bisogno di un traduttore”. Così il premier aveva annunciato l’introduzione di un codice Pin per ogni cittadino, con il quale possa accedere alle pratiche burocratiche “dalle multe in giù”. Per la realizzazione tecnica sarà necessario un anno, spiega Renzi, ma dal Cdm di venerdì si potrebbe già partire con la fatturazione elettronica.
9 giugno 2014